Deathscythe «In All Of Us» [2013]
Recensione
Era da un po' che non mi occupavo di un gruppo melodic, e i Deathscythe si presentano come un'ottima opportunità per discutere sull'argomento, oltre a finire saldamente al terzo posto sulla lista dei gruppi i cui nomi non riesco assolutamente a pronunciare.
Questi ragazzi di Parma, che hanno firmato per l'austriaca Noisehead Records, portano alla nostra attenzione il loro primo album In All of Us, ed è subito chiara una cosa: non c'è nessuna paura di sperimentare. Lo stile melodic a sole chitarre, dichiaratamente ispirato alla scena scandinava, presenta continue contaminazioni che lo avvicinano soprattutto alla corrente black; il suono scorre molto fluidamente tra passaggi abbastanza chiari e blast beat violentissimi, ma trova un'ideale punto d'incontro nell'utilizzo di ritmiche chitarristiche black nel contesto di giri e batterie melodic death, in una interessante variazione di quel genere un po' poco definito che alcuni chiamano "blackened death metal".
C'è un sacco di sicurezza per un primo album, e sebbene sono convinto che manchi ancora qualcosa per arrivare a un suono definitivo (come tutti i generi derivanti dal death, è difficile trovare uno stile pienamente originale), il lavoro svolto è davvero di alto livello: le registrazioni sono chiare, la batteria è al volume giusto e la voce è di una qualità che, onestamente, a furia di lavorare con l'underground avevo quasi dimenticato esistesse. Avrei preferito delle chitarre più secche e che uscissero di più nelle parti black, ma sono gusti personali: la produzione è perfetta e avvalora moltissimo il lavoro di rifinitura che un album del genere deve aver comportato.
In conclusione, un gran lavoro: alla lunga forse ripetitivo, e un paio di riff mi suonano già sentiti (The History Of My Suicide è quasi una citazione di Twilight Of The Thunder God degli Amon Amarth), ma l'intenzione di mischiare black e death melodico è assolutamente da premiare, e la sicurezza con cui è portato a termine il lavoro è decisamente oltre un primo album. Consigliato, e tenete gli occhi aperti per qualsiasi evoluzione futura.
Track by Track
- 1664 85
- The Pact 80
- Caged 75
- Ecclesia Abhorret A Sanguine 70
- The History Of My Suicide 75
- The Triumph 80
- T. H. B. 75
- Deus Ex Machina 85
- Angels' Lament 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 80
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
78Recensione di MrSteve pubblicata il 02.06.2014. Articolo letto 1580 volte.
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