Groove Anger «Balance of Judgement» [2013]
Groove Anger
Titolo:
Balance of Judgement
Nazione:
Italia
Formazione:
Danny :: vocals
Mirko :: guitar
Piero :: basso
Gianluca :: batteria
Genere:
Death / Thrash metal
Durata:
57' 19"
Formato:
CD
01.07.2013
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Il primo full length dei bolognesi Groove Anger sembra, a un primo ascolto superficiale, niente di che: la solita band groove/thrash tutto Pantera wannabe e nient’altro. E per la verità questo “Balance of judgement” propone effettivamente questo, cioè una band che sicuramente si diverte e che fa dei brani non male e piacevoli da live per la compattezza di questi quattro ragazzi, ma l’originalità non è di casa qui: certo, ci sono altri punti di riferimento come sprazzi nu metal in “Misgiver” e in “”Astonishment of speech”, e momenti di rabbiosa velocità che colpiscono bene in brani come ad esempio “Modern Inquisition”, “Animal man” e la seconda parte della conclusiva “Anger”, tuttavia la sgradevole tendenza a non abbondare in velocità rende questi brani “già sentiti”.
Detto questo, l’ascolto del cd rende merito comunque ad una band che nonostante alcuni difetti di inesperienza si rivela meno scontata di quello che potrebbe sembrare: anzitutto, è vero: il cd non si lancia mai in prolungati assalti frontali, tuttavia il tiro e la compattezza risaltano al meglio nei poderosi tempi medi disseminati su quest’album, il che rende la band massiccia ma soprattutto propone sonorità abbastanza rare al giorno d’oggi, dove la tendenza delle bands (soprattutto core) è quella di usare blasts ultratriggerati e tempi lenti di batteria quasi senza niente in mezzo. Non dimentichiamoci, inoltre, che per fortuna la band rifugge l’odiatissimo cliché dei ritornelli puliti e del tutto pop in canzoni presupposte essere rabbiose, senza contare una certa varietà ritmica (pur sempre rimanendo nei mid tempos) insieme a soluzioni stilistiche riguardanti la chitarra che colpiscono e rendono il cd piacevole, ed è proprio per questi due motivi che allora si trovano a risaltare in positivo canzoni come l’agile opener “They’ve come to enlighten us”, la granitica “Modern Inquisition” e la title track, ma molte delle canzoni comunque puntano tutto sul tiro, riuscendo a brillare per la compattezza, più che per l’originalità.
Insomma: “Balance of judgement” è un album col quale forse non si emerge, ma che è divertente e che comunque può piacere, soprattutto da live, anche nonostante la scontata “Unpunished” e il banalissimo riff di apertura di “22 Prairial”, che plagia per l’ennesima volta il primo riff dell’arcinota “Painkiller” dei Judas Priest. Consiglio alla band una minor durata dei brani per aumentarne l’impatto e la concisione dei brani, e possibilmente anche una maggior cura dei volumi e del mixaggio, visto che qui la voce copre un po’ la chitarra, oltre a una maggiore maturazione compositiva e più originalità. Nel frattempo, “Balance of Judgement” è consigliabile agli amanti del groove metal e anche agli amanti dei generi che finiscono per “core”, purché più orientati verso il metal.
Track by Track
- They've come to enlighten us 70
- Misgiver 65
- Modern Inquisition 75
- 22 Prairial 55
- It’s behind you 70
- IH870 65
- Astonishment in speech 65
- Animal man 70
- Balance of judgement 70
- Unpunished 60
- Anger 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 60
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
66Recensione di Snarl pubblicata il 16.06.2014. Articolo letto 1333 volte.
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