Windfall «Tales of An Ordinary Life» [2013]
Windfall
Titolo:
Tales of An Ordinary Life
Nazione:
Italia
Formazione:
Francesca Tedeschi :: Voce
Lorenzo Nardi :: Chitarra
Tommaso Buzzegoli :: Tastiere
Marco Patracchini :: Basso
Matteo Bresci :: Batteria
Genere:
Melodic Metal
Durata:
42' 25"
Formato:
CD
01.02.2013
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
I Pratesi Windfall arrivano al loro full length dopo il loro precedente EP “Crush” di 3 anni fa, si chiama “Tales of an ordinary life” e condensa 9 tracce in 42 minuti di musica per un power metal apprezzabile e di facile ascolto.
L’album scorre bene e piacevolmente visto che la band si diverte nel suonare questo genere, e le capacità tecniche ci sono, soprattutto della brava cantante Francesca Tedeschi, che in tutto l’album costella le canzoni di partiture vocali alte ma non stucchevoli e ben cantante. Non da meno è il chitarrista Lorenzo Nardi, capace a volte di buoni fraseggi e di solismi che a tratti mi ricordano perfino Steve Vai, passando per il batterista Matteo Bresci, potente e preciso. Tutto questo riesce a fare da adeguata cornice per l’album, i cui picchi sono dati dalla compatta eppur cangiante “The Hunter” alla orecchiabile “Rage, love & sex” nonché la forse fin troppo orecchiabile “Life Challenge”, buona ma talmente easy listening che sembra quasi un brano AOR, o comunque coverizzabile in versione decisamente più leggera.
Non tutto però fila liscio in quest’album: a parte questi bei picchi, infatti, i Windfall a volte usano stili fin troppo manieristici e appartenenti a quello che io chiamo “power da sigla dei cartoni animati” come in “Crush” o la stessa “Windfall”, dove delle linee fin troppo catchy vengono inframezzate da stacchi troppo vistosi e pacchiani, tipo quello a metà canzone di “Crush”, che tolgono stile e profondità al brano. E non solo: forse il cd è troppo omogeneo. Ok, c’è un mood buono, ma poi forse la band insiste troppo su quello e mancano forse la ballad, il brano col ritornello meno su voci alte, il brano più heavy metal, fraseggi bluesy alla voce che avrebbero arricchito di molto l’album, il riffone tipo Saxon. Idem dicasi per la tastiera, ben fatta e ben suonata, però sempre con gli stessi interventi e mai con cose tipo, che so, un passaggio di pianoforte su un bel tempo rock, o un organo... Questi difetti non rovinano l’album ma mostrano un lato su cui i Windfall possono e devono migliorare, tra cui anche la copertina, troppo anonima secondo me.
Se vi piace il power e siete sfegatati di questo genere, provate a dargli un ascolto, meglio se siete anche fans delle voci power femminili. Alla prossima!
Track by Track
- Crush 65
- Rage, love and sex 70
- Dad show 65
- The Hunter 75
- Revenge 65
- Life challenge 75
- Life Forever 70
- The tower of forgotten memories 65
- Windfall 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 70
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
67Recensione di Snarl pubblicata il 21.06.2014. Articolo letto 1938 volte.
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