Fankaz «Burning Leaves of Empty Fawns» [2013]

Fankaz «Burning Leaves Of Empty Fawns» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
24.06.2014

 

Visualizzazioni:
2477

 

Band:
Fankaz
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Titolo:
Burning Leaves of Empty Fawns

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Ricky :: voce, chitarra
Mora :: voce, basso
Pole :: batteria
Elio :: chitarra

 

Genere:
Skatecore Melodico

 

Durata:
40' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2013

 

Etichetta:
Overdub Recordings
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Distribuzione:
Aural Music
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Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Basta leggere il nome della band, Fankaz, e poi lo stile proposto, skate-core, per capire questo secondo disco di questi ferraresi, che basa tutta la sua esistenza su un unico quanto sacrosanto principio: non rinnovare la musica, non fare chissà cosa di elaborato, ma semplicemente divertirsi in questi 40 minuti e prendersi bene durante l’ascolto di questo “Burning leaves of empty fawns”.
Questo è il postulato dell’album, e tanto ci basta. “Burning leaves...” non è altro che punk/hardcore melodico, pieno zeppo di cori cantabilissimi e easy listening ma non sciacquati, con alcune parti che potranno piacere di più agli amanti della musica che finisce per “core”, più pesanti e più violente tipo nella quarta canzone, ma che comunque non discostano per niente l’album dal suo scopo principale, che per l’appunto è quello di divertire sempre e comunque, senza cedimenti o punte di seriosità che non siano limitate magari all’intro, e senza neanche punte di lentezza, che ci sono ma sono pur sempre confinate a poche cose tipo qualcosa di “Call it boredom” e poco o nient’altro. Per il resto sì, siamo sempre su quei livelli, tranne forse riffs più metal-oriented anch’essi sparsi, ma davvero, queste cose non sono altro che contorni.
Difetti: formalmente no, ma trovo comunque il disco fin troppo divertente e pacioccone, ma poco durevole. È festoso, ma è come una bella barzelletta: ti fa sorridere ma poi torni serio e fai altro. Beninteso: non che questo sia per forza qualcosa di grave, visto che in fin dei conti non credo che i Fankaz avessero voluto fare qualcosa di memorabile, e neanche credo che lo faranno mai, visti anche i limiti del genere. Ciononostante, è ottimo, visto l’avvento della stagione estiva, per andare al mare. Il voto riflette sia un oggettivo divertimento, sia un altrettanto oggettivo qualunquismo dell’opera stessa.

Track by Track
  1. Intro 70
  2. A world on fire 70
  3. We are broken 70
  4. Breath out, breathin 70
  5. The saviour of the south pole 70
  6. A treatise on how to leave people.. 70
  7. Call it boredom 70
  8. The comedian 70
  9. Now, think. 70
  10. I'm so fuckin' pissed off!!! 70
  11. Break your chains 70
  12. Lost memories 70
  13. Hawaiian flowers 70
  14. Behind her eyes 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
70

 

Recensione di Snarl pubblicata il 24.06.2014. Articolo letto 2477 volte.

 

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