Arhythmia «Time No Coming Back» [2013]
Recensione
Provenienti dalla provincia di Sassari, gli Arhythmia, band con alle spalle una notevole esperienza in studio e live che può vantare un tour europeo con i Biohazard nel ben noto “Vegeance is ours fall tour” del 2013 oltre a molte aperture a band di spicco del panorama mondiale come Sepultura, Hatebreed e Symphony X, ci presentano il loro nuovo album “Time no Coming Back”. Questo disco ci propone cinque brani estremamente concentrati di un ottimo mix di Metal, Hardcore, Djent, RapCore e almeno altri cinque generi che non riesco nemmeno ad elencare, per un risultato altamente adrenalinico e pieno di energia. La fusione di ritmiche molto elaborate dal punto di vista del timing con riff groovie è sempre perfetta; non è facile fare riferimento ad altre band per fornire le coordinate musicali su cui questi ragazzi si muovono. Personalmente in alcuni pezzi mi vengono in mente alcuni vecchi pezzi dei Dillinger Escape Plan, ma non mancano di certo elementi e sfumature molto variegate che rendono accattivante l’ascolto, quindi l’unica cosa da dire è che l’originalità dei questo disco merita assolutamente un ascolto per capire cosa questi ragazzi sono capaci di fare. Oltre alla componente principalmente Metal e Hardcore, possiamo ascoltare spunti elettronici devvero azzeccati che danno quel qualcosa in più ai pezzi. Un vero peccato che questo “Time no Coming Back” ci regali appena 20 miunti di goduria, mi sarebbe piaciuto poter ascoltare più materiale.
Se le premesse sugli Arhythmia ci fanno capire di che stoffa sono fatti, tutta la produzione non può che darne conferma, visto che è stata curata in prima persona da Billy Graziadei, frontman dei Biohazard e vede una partecipazione di assoluta eccellenza nel brano Y.o.l.o. di Jahred Gomes degli Hed PE. L’unica nota che mi sento di fare, per così dire negativa, è la scelta di alcuni suoni, in particolare sui piatti di batteria che sinceramente non mi convincono proprio e forse potevano essere curati maggiormente, ma si tratta veramente di poco all’interno di un disco che riesce a convincere sotto tutti i punti di vista.
Questo disco non può che essere promosso con lode e garantisce a questa band già sotto i riflettori della scena Metal italiana e non, un ulteriore trampolino di lancio che sono sicuro riusciranno a sfruttare al meglio.
Track by Track
- Timeno Coming Back 85
- Long Slow Dance 75
- Y.o.l.o. feat. Jahred (Hed Pe) 80
- Crashing into the void 80
- Last Days 85
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 90
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
81Recensione di Dust pubblicata il 03.07.2014. Articolo letto 1811 volte.
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