Gentlemens «Less Said, The Better» [2013]

Gentlemens «Less Said, The Better» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Led »

 

Recensione Pubblicata il:
12.07.2014

 

Visualizzazioni:
1441

 

Band:
Gentlemens
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Titolo:
Less Said, The Better

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Giordano Baldoni (chitarra, batteria, voce)
Daniele Fioretti (chitarra, batteria, voce)
Paolo Fioretti (chitarra, batteria, voce)

 

Genere:
Garage Rock

 

Durata:
29' 16"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
27.11.2013

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Doppio Clic Promotions
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Recensione

Terzetto Marchigiano che và sotto il nome di "Gentlements" e che portano alla luce il loro terzo album in studio dal titolo "Less Said, The Better". Un classico Rock/Garage che vede la spudorata influenza di bands specializzate nel settore e che hanno fatto la storia del genere come ad esmpio "Clash", "Stoner", "Cramps". Il sound che avvolge questo lavoro è tipicamente inglese, con chitarre asciutte ed una voce chiara e allo stesso tempo lievemente sporca.
Anche se non d'impatto ma molto interessanti risultano brani come "Lady Blues", "Wake Up!". La band dei "Gentlemens" non tende mai a strafare da un punto di vista strumentale mantenendosi molto bassi come livello tecnico. Leggendo le note informative la band dichiara che "Less Said, The Better", cresce ascolto dopo ascolto. Arriviamo quasi alla metà del cd con "I dont wanna live in this town" , una traccia lenta cadenzata con dei tipici tamburelli che riportano vagamente anche allo stile impresso dalla band dei "The Doors". Proseguendo l'ascolto non avverto nessun crescendo ma anzi il livello rimane sempre lo stesso. Con "She drove my mind insane and cold" la band dei "Gentlemens" si lasciano andare anche a spunti Country/Folk. Per poi tornare alla linea Rock/Garage sporcata da chitarre graffianti come risaltano nei brani "Don't take me down" e "Last". "Gentlements" chiude "Less Said, The Better" una song lenta, pacata senza troppi tecnicismi e con un assolo di chitarra nella parte centrale che ha il compito di tenere l'ascoltatore ancora un pò sveglio. I marchigiani "Gentlements" non risaltono per tecnica e originalità, ma fanno comunque un buon Garage/Rock vecchio stampo adatto a chi ricorda con nostalgia gruppi storici del genere, anche se in giro se ne sentono ormai davvero pochi.

Track by Track
  1. Baby fun 60
  2. Tonight 65
  3. Cry lover 60
  4. Pet boy 65
  5. Wake up! 60
  6. Trouble 60
  7. I dont wanna live in this town 65
  8. Ladies and gentlemens 65
  9. She drove my mind insane and cold 65
  10. Don't take me down 60
  11. Last 65
  12. Gentlemens 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
63

 

Recensione di Led pubblicata il 12.07.2014. Articolo letto 1441 volte.

 

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