Death Mechanism «Twenty-First Century» [2013]

Death Mechanism «Twenty-first Century» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
20.07.2014

 

Visualizzazioni:
2176

 

Band:
Death Mechanism
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Titolo:
Twenty-First Century

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Pozza :: Guitars, Vocals
Manu :: Drums
Pedro :: Bass

 

Genere:
Thrash Metal

 

Durata:
40' 40"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
30.07.2013

 

Etichetta:
Scarlet Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Non è vero che in Italia la meritocrazia non esiste: fortunatamente ci sono anche casi eccellenti di bands che entrano nelle scene, e si fanno notare grazie alla musica. È questa la storia dietro i veronesi Death Mechanism, band letteralmente esplosa nel thrash italiano dopo l’ottimo “Mass Slavery”, che portò anche la band a fare un tour con gli allora riformati (si parla del 2010) Bulldozer, nonché ad aiutare gli stessi Bulldozer nei loro concerti. Quella sì che fu una sorpresa.
Bene: dopo alcuni cambi di formazione, i Death Mechanism ritornano a incidere un album nel 2013 sempre per la Scarlet Records, ed è, manco a dirlo, un altro centro secco: “Twenty First Century” è più fresco e senza compromessi rispetto al precedente album, ancora meno ragionato se non a tratti, abusa di alti tassi di bpm nell’album regalando canzoni su canzoni adattissime ad essere suonate da live, che ti gasano per via della ostinazione sui tempi veloce a volte mostrando perfino un’atmosfera tesa, come nella conclusiva accoppiata finale “Collapse 2000 A.D.” e in “Exotropy” che invece è più lenta ma mostra interessanti atmosfere livide, quasi sinistre oserei dire. Altrove, invece, i nostri Death Mechanism pestano velocemente come nella opener che non ci starebbe male su “Mater of all evil” dei Necrodeath, mentre “Eartly Immortality” si rifà parecchio ai primi Kreator, con tanto di assoli grezzi e cafonissimi, mentre raramente si preferisce un approccio più speed metal, come “Tipping in front”, ma quando lo si fa, il risultato è magnificamente riuscita, anche perché oltre all’approccio ancora più diretto, se possibile, anche questa canzone manifesta umori dei riffs più macabri, il tutto su tematiche evidentemente basate su un’analisi della società odierna, paragonandola col passato. È possibile capire i testi, pur se cantati in inglese, senza bisogno del booklet. Eccellente, alla faccia di chi dice che il thrash non ha argomenti oppure è solo birra, casino e pogate.
Per me, alla pari di Neurasthenia, Methedras, Endovein e Game Over. I Death Mechanism sono tra i migliori gruppi thrash italiani.

Track by Track
  1. Monitored Procreation 80
  2. Earthly Immortality 80
  3. Human Limits 80
  4. Evolutive Deviation 80
  5. Tipping in front 85
  6. Obsolete Cults 85
  7. Hidden legacy 80
  8. Centuries of lies 80
  9. Exotropy 85
  10. Collapse 2000 A.D. 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
81

 

Recensione di Snarl pubblicata il 20.07.2014. Articolo letto 2176 volte.

 

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