I.C.S. «National Blasphemy» [2014]
I.C.S.
Titolo:
National Blasphemy
Nazione:
Italia
Formazione:
Fabio "Deathammer" Begnini :: Drums
Fabio "Carnage" Corna :: Guitars
Daniel "Crucifier" Battaglia :: Guitars, Bass, Vocals
Mattia "Laser" Lazzari :: Guitars
Genere:
Thrash Metal
Durata:
46' 16"
Formato:
CD
2014
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Ad uno sguardo superficiale non mi aspettavo quasi niente da questi 5 thrashers bergamaschi chiamati I.C.S., per motivi puramente estetici: la copertina anzitutto, sinceramente disegnata maluccio, troppo stupida e insignificante e direi anche stereotipata, per non parlare dei titoli. Ok, non si può giudicare un libro dalla copertina, ma il primo impatto appena letti i titoli è stato sgradevole. Non certo per la scurrilità, ma piuttosto perché davvero: titoli come quelli delle prime due tracce sembrano solo fatti da un gruppo “wannabe thrash metal” che sa parlare di merda, scorregge, vomito e fesserie varie. La predisposizione all’ascolto non era delle migliori.
Ma in realtà ho terminato i 46 minuti di durata di questo “National Blasphemy” facendo headbanging da solo a casa! L’album è grezzo, compattissimo, furioso e thrash old school così come si conviene ed è giusto che sia. L’opener “Erection and resurrection” ci mette poco a infiammare l’ascoltare con un sacco di riffs forsennati sullo stile di Nuclear Assault e Anthrax, nonché con una batteria orientata alla velocità e ai drum fills sempre a tiro pur sempre senza esagerare. E tutto l’album è così: martellante, roccioso, ostinato e inamovibile, eppure convincente. Conferma la sua potenza con “Unleash the thrash”, fin troppo esemplificativa, colpisce in “A.N.O.”, costituita in un mid tempo corposo e massacrante ma con la seconda parte che ritorna ad aggredire, e non manca di continuare a spaccare con l’incredibile “Toxichrist” e con la leggermente più oscura “Vicious fog II”, a formare uno stile musicale meno tecnico di quello degli Endovein, ma che tuttavia a mio avviso non è meno intenso, e che probabilmente potrebbe esagerare un po’ di più negli assoli e nei cambi di tempo giusto come evoluzione futura, un po’ come i buoni vecchi Metallica del brano “The four horsemen”, tanto per intenderci.
In conclusione: l’album “National Blasphemy” pur con i suoi difetti puramente estetici è comunque eccezionale e credibilissimo, e senz’altro merita di ricevere una possibilità da questo album autoprodotto da parte degli amanti del thrash old school più esigenti. A mio avviso, se ancora vi disperate per la perdita degli Endovein, gli I.C.S. secondo me sono, insieme ai Downfall dalle Marche, i nuovissimi nomi di punta del thrash italiano, assieme ai già glorificati Neurasthenia, Methedras e Game Over.
Track by Track
- Overrotten Anal Supremacy 70
- Erection and resurrection 80
- Unleash the thrash 80
- National blasphemy 75
- A.N.O. 80
- Toxichrist 85
- Spiritual Dictators 80
- You, cyberwaste 75
- Vicious fog II 80
- Foolish party 85
- War, fire and destruction 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 55
- Originalità: 85
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
76Recensione di Snarl pubblicata il 30.07.2014. Articolo letto 1764 volte.
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