Wisteria «Under an 8-Bit Moon» [2014]

Wisteria «Under An 8-bit Moon» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
01.08.2014

 

Visualizzazioni:
1806

 

Band:
Wisteria
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Titolo:
Under an 8-Bit Moon

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
AtoragoN :: All Instruments and Programming
Veronica "ValchiReA" Bordacchini :: Vocals

 

Genere:
Dark / Industrial Metal

 

Durata:
34' 34"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2014

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Primo disco di debutto per I Perugini Wisteria, fautori di un full length che in realtà contiene su 10 tracce totali anche un intro e 3 covers, per un totale di 34 minuti di musica, dei quali però solo 22 sono propri.
Il punto di questo disco è: che genere fanno i Wisteria? La risposta sarebbe a grandi linee “Industrial”, ma si cambia troppe volte il genere che accompagna l’industrial, e in generale si ha l’impressione che la personalità della band sia un po’ indefinita, con l’opener “Cenobyte” non male, ma con la fuga di chitarra nella seconda parte che per me poteva durare di più insieme a un successivo tratto più dark, e sarebbe stato molto meglio.
E se una “The shoulder of orion” è discrete e lascia un po’ così, “R’lyeh” incuriosisce, ma qui si tratta di un brano più che altro per tastiera e voce, con una drum machine pesantemente effettata, cosa che cozza nettamente con l’incipit palesemente alla Nightwish di “Event horizon”, troppo metal per quanto finora sentito. Conclude, come se non bastasse la varietà, un brano strumentale chiamato “8-Bit NIghtmare” e il brano di chiusura, un gothic metal abbastanza lento, nonché abbastanza gradevole, anche se non chissà quanto personale.
Insomma: non che per ogni canzone ci si rifà ad un genere diverso, ma quasi. È chiaro che i Wisteria vogliono entusiasmare e fare gli eclettici, ma forse qua è meglio mettere qualche vincolo, perché il risultato più che di eclettico sa un po’ di vago, di idee più che di scelte stilistiche messe in pratica... E non dimentichiamoci le cover. Sinceramente 3 cover per 6 brani per me è troppo e spiazza ancora di più. Facciamo che gli do una sufficienza d’incoraggiamento, ma a me ‘sto variare così tanto mi lascia un po’ indifferente e mi fa pensare che la band sia ancora in fase di sviluppo e di amalgama delle influenze. Nel frattempo, consiglio un ascolto solo ai fan accaniti dell’industrial e della musica effettata.

Track by Track
  1. Moon Zenith 65
  2. Cenobite 65
  3. Eleanor Rigby (Beatles Cover) S.V.
  4. The shoulder of orion 60
  5. A rose in the wind (Anggun Cover) S.V.
  6. R’lyeh 65
  7. Event horizon 60
  8. Hold me, Thrill me, Kiss me, Kill me (U2 cover) S.V.
  9. 8-bit nightmare 60
  10. Cremisi 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
62

 

Recensione di Snarl pubblicata il 01.08.2014. Articolo letto 1806 volte.

 

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