Rabhas «Demolizione» [2014]

Rabhas «Demolizione» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
12.08.2014

 

Visualizzazioni:
1315

 

Band:
Rabhas
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Titolo:
Demolizione

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Pico :: vocals
Manson :: guitars
Preck :: bass
Sguicio :: drums

 

Genere:
Death Metal Psicotico

 

Durata:
29' 56"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
07.02.2014

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

“Demolizione” è il primo album autoprodotto per i Bolognesi (ma i cui membri hanno origini pugliesi e abruzzesi) Rabhas, una band death metal che canta con testi in italiano, e che con questa release arriva a poco meno di mezz’ora di musica per 7 brani più intro e outro. Una release che tuttavia è abbastanza come la sua copertina: volendo non brutta (bisogna ammettere che fa molto anni 80), ma oltremodo generica, non colpisce particolarmente, ha dettagli strani e non sembra adatta per un cd death metal, sia pure autoprodotto.
Beh, l’ascolto del cd per me è comparabile. La band vorrebbe suonare death metal old school stile Nihilist, ma subito s’infogna attraverso dei rallentamenti, delle trovate strane di chitarra solista (“Allucinazione marziale”) da cui la band non sembra distaccarsene bene per cambiare marcia, le parti veloci suonano o generiche, o talmente semplici da sembrare hardcore più che death (la title track), e fondamentalmente gli riescono bene solo i tempi medio lenti, tipo la conclusione di “Idiozia” o l’inizio di “Un pianeta in meno”, ma poi, come detto, i cambi di marcia non riescono bene, e spesse volte si ha l’impressione che non è chiaro cosa vogliano suonare i ragazzi, anche se vista la predilezione per un songwriting scarno e lento, sembra che più che altro gli riesca lo sludge/doom, che però poi puntualmente viene guastato da influenze anomale che disorientano più che attrarre. Due esempi su tutti: “Tutti vs tutti”, che è un brano che comincia veloce, quasi tipo “speed metal attack”, ma poi finisce nel nulla, e la già nominata “Un pianeta in meno”, dove semplicemente non capisco cos’avevano in mente i Rabhas. Punk? Doom? Stoner? Death? Non pervenuto. E non aiuta un cantante che per tutto il disco non ce la fa a fare delle soluzioni vocali interessanti, ma piuttosto si limita ad accompagnare metricamente gli altri strumenti senza variare o mostrare significativi sprazzi di originalità.
Insomma: più che non piacermi, “Demolizione” mi ha lasciato indifferente. I Rabhas si divertono e forse non avevano in mente di fare chissà quale capolavoro, ma ciò non toglie che l’album in questione non è niente di che. Non lo boccio solo per un motivo: consideriamolo un EP con 7 canzoni e il frutto di una band che deve ancora maturare. Aspettiamo la prossima uscita, anche se il lavoro c’è...

Track by Track
  1. Intro 60
  2. Il marcio 60
  3. Demolizione 60
  4. Un pianeta in meno 60
  5. Allucinazione marziale 60
  6. ...dell’apparenza 60
  7. Idiozia 60
  8. Tutti vs tutti 60
  9. Outro 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
60

 

Recensione di Snarl pubblicata il 12.08.2014. Articolo letto 1315 volte.

 

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