Postcards From Gehenna «Tracklist For The Lost» [2014]

Postcards From Gehenna «Tracklist For The Lost» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
18.08.2014

 

Visualizzazioni:
841

 

Band:
Postcards From Gehenna
[MetalWave] Invia una email a Postcards From Gehenna [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Postcards From Gehenna

 

Titolo:
Tracklist For The Lost

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Gregorio Zanacchi Nuti :: Voce, chitarra
Erik Licciardi :: Basso
Alessandro Pivetti :: Chitarra
Eugenio Vezzosi :: Batteria

 

Genere:
Slab

 

Durata:
15' 29"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2014

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Discreto e nulla più. I Postcards from Gehenna da Bologna provano la carta dell’alternative/rock con tinte metal, ma finiscono per non impressionare più di tanto, semplicemente perché per questi ragazzi c’è ancora strada da fare prima di fare musica più matura e inquadrabile. Qui le tre componenti musicali suddette sono mescolate, ma in una maniera che sinceramente fatico a capire.
Per quanto infatti “Don’t clean this blood” risulta essere interessante fatte salve alcune spigolosità di songwriting, non capisco cose tipo quella tonalità impostata vocale che sinceramente rende fastidiosi brani come “Wakedance” e “An Ending” in quanto sembra quasi di sentire una band parodia, come se stesse sfottendo il brano di qualcun altro, mentre altre volte in “Okasha” c’è da chiedercisi cosa volessero fare i PFG visto che l’inizio sembra alternative con un testo delirante (anche se a me sembra proprio stupido), per poi evolvere quasi groove metal e poi tornare a ripetersi senza che il brano vada da qualche parte...
Insomma: è pur sempre un debutto, siamo magnanimi: questo demo più che non piacermi sembra anche aver poco a che spartire col metal e le tinte più metal sembrano essere di troppo, quasi che il songwriting fluisca in maniera poco naturale. Consiglio alla band, come detto, di maturare con le composizioni, intanto vi abbuono questo inizio, ma non so quanto oltre potrete andare avanti. Almeno dal punto di vista del pubblico più orientato al metal.

Track by Track
  1. Intro (Satura) 60
  2. Wakedance 60
  3. Okasha 55
  4. An Ending 60
  5. Don’t clean this blood 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
61

 

Recensione di Snarl pubblicata il 18.08.2014. Articolo letto 841 volte.

 

Articoli Correlati

News
  • Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.