Karmamoi «Odd Trip» [2014]

Karmamoi «Odd Trip» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
08.10.2014

 

Visualizzazioni:
734

 

Band:
Karmamoi
[MetalWave] Invia una email a Karmamoi [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Karmamoi [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Karmamoi

 

Titolo:
Odd Trip

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Serena Ciacci :: Vox
Alex Massari :: Guitar
Alessandro Cefali :: Bass
Fabio Tempesta :: Guitar
Daniele Giovannoni :: Battery

 

Genere:
Indie Rock

 

Durata:
51' 42"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2014

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
One More Lab
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di One More Lab

 

Recensione

Non lo so, non sono del tutto convinto di “Odd trip”, il secondo album dei romani Karmamoi, che a scapito di un nome che sembra proveniente da qualche gruppo emo giapponese, in realtà propone prog rock.
Il fatto è che “Odd trip” non mi comunica molto, raramente è sia prog che rock, e nella fattispecie qui di rock c’è poco a parte la title track, peccato che quando è così la componente prog poi mi pare tutt’altro che presente in quantità significante. Ma andiamo con ordine: l’album è suddiviso in 3 parti delimitate dalle strumentali “Oxygen”, la prima parte è certamente quella più soffusa e tenue dell’album; talmente tanto che a me più di una volta è venuta in mente Bjork, visto che l’intervento degli strumenti è spesso minimale e la voce la fa da padrona, tranne alcuni tratti dove semplicemente la canzone diventa più variopinta ma sempre dalle atmosfere introverse. La seconda parte è quella migliore secondo me, ma anche quella più esplicativa dei problemi dei Karmamoi: “Samvega” è effettivamente prog rock ma è strumentale, “Yours” inizia che sembra rock ma in realtà è funky e sinceramente sa tanto di brano diverso messo là tanto per far sembrare la band più polimorfa. L’unico brano veramente convincente e sia prog che rock è appunto la title track, ma poi c’è il terzo intermezzo, che di nuovo propone un brano non male in quanto a bilanciamento delle influenze ma ahimè ancora strumentale, una ballad un po’ manieristica e la conclusiva “Aria”, che sembra un po’ il riassunto del songwriting dei Karmamoi, ma che per me oltre il discreto non va.
Insomma: tutto sommato, malgrado sia ben suonato “Odd Trip” sembra un disco che ha potenziale ma rispecchia una band troppo fragile a livello di songwriting e dagli equilibri non precari ma che sembrano ancora dover trovare il loro equilibrio, quasi che questo sia solo un disco di passaggio: dove la band è prog, facilmente non è neanche soft rock, dove è rock non è prog e a volte non sembra neanche tanto rock, gioca troppo a lungo la carta dell’introversione ed è solo quando non c’è la voce che i brani sembrano effettivamente dosare le proprie influenze. Non si tratta di un album brutto, ma che per i motivi suddetti non mi ha impressionato devo dirlo. Consiglio comunque di dargli un ascolto se siete appassionati del progressive più delicato e intimista, chissà che magari non mi sbagli io...

Track by Track
  1. Oxygen 1 S.V.
  2. If 65
  3. Labyrinth 65
  4. If I think of the sea 65
  5. Oxygen 2 S.V.
  6. Samvega 75
  7. Yours 60
  8. Odd trip 75
  9. Oxygen 3 S.V.
  10. 5 plus 70
  11. Lost days 60
  12. Aria 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
64

 

Recensione di Snarl pubblicata il 08.10.2014. Articolo letto 734 volte.

 

Articoli Correlati

News
  • Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.