Before the Murder «Dharma» [2014]
Recensione
Hardcore con forti punti in contatto per questi Before the Murder dalla Slovenia, che con quest’album di debutto condensano 10 tracce più intermezzi in 36 minuti e mezzo di musica.
A scanso di equivoci, va detto che se siete fans dell’old school o del metal più propriamente detto, potete anche cambiare recensione da leggere: “Dharma” è un album per quegli amanti del core che gli interessano più i breakdowns che gli assoli, più lo screamo che lo scream, più i 30 Seconds to Mars che altro, con tanto di feeling “emo” evincibile dai testi che non se ne va mai per tutto l’album. Fortunatamente però, la band non è neanche una cosa tipo “Attack attack”: la band dà una decenza al proprio album e per quanto l’hardcore qui proposto è comunque melodico e imbastardito con molto melodeath, ciò non toglie che “The beginning” sia una buona opener, che “Leaving Town” sia la migliore del lotto, che “The teacher” sia il brano più duro, quasi hardcore, dell’intero album, nonché che “Adieu!” sia un buon connubio tra i due generi. Ne risulta un album magari non rivoluzionario, ma senz’altro interessante e appetibile per i fanatici del genere.
Tuttavia, dalla seconda metà del cd in poi emerge una magagna: le tracce si somigliano. Non in quanto a riffs ma in quanto a influenze: sono posco diversificate e nessuna canzone ha delle soluzioni stilistiche davvero diverse dall’altra: tutte canzoni che cominciano dure e finiscono languide e melodiche, o quasi. A volte come nell’ultima canzone avviene il contrario, cioè che la canzone comincia acustica, soave e con voce femminile, a cui però senza che ce ne sia bisogno si aggiunge una parte sludge/blues quantomeno inopportuna, e così si rovina l’effetto. La stessa cosa avviene per “The old wise man”, che sembrava partire con un inizio molto buono, ma che poi ben presto s’impantana nelle parti melodiche e nei rallentamenti.
Insomma: l’album non sembra molto personale: sembra un riassunto per sommi capi del metalcore, sembra che la band voglia fare tutte canzoni da singolo trascurando ogni singolo altro aspetto dell’album, il che lo trovo un limite al quale la band, per aumentare in personalità, dovrebbe assolutamente sapervi porre rimedio. Per ora l’album è carino e non molto altro.
Track by Track
- Infinite (Intro) S.V.
- The beginning 70
- Leaving town 70
- The teacher 70
- Adieu! 70
- Always present 65
- The old wise man 60
- The letter (Intermezzo) S.V.
- Modern life disease 60
- Everything Went Black 60
- The answer within 60
- Coming home 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 65
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
65Recensione di Snarl pubblicata il 08.10.2014. Articolo letto 1060 volte.
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