Zephyra «Mental Absolution» [2014]
Recensione
Disco di debutto per gli Svedesi da Boras, Zephyra, che in circa 52 minuti e 11 canzoni ci propongono un mix tra metalcore (molto predominante) e Death Melodico, del tipo uscito negli ultimi anni, non certo quello dei primi Dark Tranquiillity o primi In Flames.
Dovrebbe già essere chiaro il tipo di musica proposto da questi 4 ragazzi, e per essere precisi non tiriamoci in mezzo gli At the Gates: qui i tempi non sono mai veloci, i riffs sono molto melodici e talmente semplici che basta, stranamente in questo genere, una sola chitarra che li suona a corda aperta e al massimo, come in “Release my anger”, con riffs alla Metallica, ma con velocità dimezzata di batteria. Non il massimo dell’originalità insomma dunque, anzi. Il discorso, dunque, è il solito: ben suonato, coerente a livello di composizione e anche cantabile, nonché (perché no), apprezzabile nei ritornelli puliti di Mrs. Nettebrant, ma “Mental Absolution” è lontanissimo da qualsiasi standard di personalità. Sembra quasi che agli Zephyra non importi essere chissà quanto originali, ma piuttosto di giocare in un campo sicuro e con una formula compositiva collaudatissima e fin troppo nota, debitrice ai vari nomi del death melodico svedese, tipo Soilwork, ultimi Arch Enemy e In Flames degli anni 2000, senza assolutamente uscire da quel seminato. Certo, c’è spazio per una “Emotional Surgery” più compatta e groovy, o per il ritornello buono di “Mandatory Meltdown”, ma la questione sui brani è marginale. Il punto è che qui c’è poco o nulla di originale o anche chissà quanto elaborato, visto che mancano quasi del tutto degli assoli, e che la fruibilità dei brani si basa quasi esclusivamente sulle linee vocali e nient’altro. Questo è “Mental Absolution”, un disco che forse non ha la pretesa di voler spaccare il mondo, forse addirittura non ha neanche la pretesa di brillare di luce propria, quanto piuttosto di vivere nell’ombra di bands più blasonate, o probabilmente di essere una voce nel coro, fatta per prolungare la vita del Melodic Death Metal made in Sweden. A voi basta? A me, mica tanto.
Disco per completisti del Metal Svedese moderno e nulla più.
Track by Track
- Imprisoned Queen 60
- Forced Family 65
- Not without my scars 50
- Lies and deceit 60
- Emotional surgery 70
- Kiss the abyss 65
- Schizophrenic Sanity 60
- Atychiphobia 60
- Mandatory Meltdown 65
- Release my anger 65
- In my veins 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 50
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
62Recensione di Snarl pubblicata il 18.10.2014. Articolo letto 1113 volte.
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