Hidden Intent «Walking Through Hell» [2014]
Recensione
Provengono dall'Australia gli Hidden Intent e ci propongono la loro ultima fatica intitolata "Walking through hell", un lavoro di thrash metal influenzato dalle band più blasonate del genere.
il terzetto australiano ci propone mezzora di thrash metal in classicissimo "Amercian style", caratterizzato da riff particolarmente potenti e accattivanti, accompagnati da una sezione ritmica che fa il suo dovere senza voler mai strafare.
Prendete quindi i riff degli Slayer, accompagnati da alcuni vocalizzi che ricordano i primi Anthrax, aggiungete una spruzzata di Testament e avrete il sound degli HIdden Intent; il problema principale della band è proprio questo: prendono spunto da numerose band americane diventate famose per il loro sound, mischiano il tutto e compongono sei brani che peccano di personalità in tutte le parti. Sia chiaro che i nostri, strumentalmente parlando, sanno il fatto loro e suonano in maniera quasi impeccabile, sprigionando una notevole energia grazie soprattutto alla sei corde di Phil Bennett che dimostra di essere un buon strumentista, ma, a furia di sentire il cd dall'inizio alla fine, ci si accorge che non ci rimane granché nella mente.
Brani come la title-track "Walking through hell" o "Betrayed", di sicuro impatto in sede live, arrivano ai nostri padiglioni auricolari come un pugno che riesce a stordire la mente dell'ascoltatore, grazie anche ad un sound compatto che non lascia particolari momenti vuoti. L'ugola di Chris McEwen si adatta perfettamente al genere suonato dal combo australiano rendendo ancora più piacevole l'ascolto.
Tutto scivola senza particolari intoppi e questo "Walking through hell" fa venir voglia di agitarsi e scatenarsi in un violento pogo, senza però lasciare realmente il segno o qualche particolare ricordo degno di nota. Di sicuro appeal per gli amanti del thrash americano, lascerà abbastanza indifferenti gli altri ascoltatori; punto a favore degli Hidden Intent è l'azzeccata scelta dei suoni che riescono a convincere per tutta la durata del platter, grazie anche ad un missaggio attento e accattivante, anche se, in alcuni frangenti, il suono del basso ha volumi eccessivamente più alti rispetto a quelli degli altri strumenti.
Track by Track
- Confession (Intro) S.V.
- Walking Through Hell 70
- Through Your Eyes 60
- Betrayed 70
- Die Inside 65
- Good Friday Thrash 60
- Get What You Can Get 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 50
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
64Recensione di FallenAngel pubblicata il 19.10.2014. Articolo letto 987 volte.
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