MainPain «The Empirical Shape Of Pain» [2014]

Mainpain «The Empirical Shape Of Pain» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Darth Valter »

 

Recensione Pubblicata il:
02.11.2014

 

Visualizzazioni:
2977

 

Band:
MainPain
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Titolo:
The Empirical Shape Of Pain

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Ronnie Borghese voce,
Davide Valli chitarra,
Paolo Raffaello chitarra, Daniele Tamborini basso, Gianmarco Bonenti batteria.

 

Genere:
Heavy Metal

 

Durata:
1h 1' 46"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
31.05.2014

 

Etichetta:
Diverso Edizioni Musicali

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Eagle Booking Live Promotion
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Recensione

Ritornano i Main Pain con “The Emperical Shape Of Pain”, ultima produzione dopo diversi anni di silenzio discografico, infatti il loro precedente lavoro “Food For Toughts” risale al oramai al lontano 2007.
“The Emperical Shape Of Pain” fin da subito mette in chiaro cosa bisogna aspettarsi dal quintetto formato da Ronnie Borghese alla voce, Davide Valli e Paolo Raffaello alle chitarre, Daniele Tamborini al basso e Gianmarco Bonenti alla batteria, un sano Heavy Metal senza compromessi, molto anni ottanta, a volte, certo, ma mai banali o scontati, insomma questi ragazzi sanno suonare e ce ne danno dimostrazione in questo ottimo album.
“The Emperical Shape Of Pain” inizia con The Arrival, un intro forse non centratissimo con il resto dell’album, a seguire arriva “The Healer” un brano che inizia con bel riff potente, subito dopo troviamo l’altrettanto rocciosa “Blood Arena” e “Kiss Of Death” altre due mazzate potenti e che non lasciano dubbi sulla capacità tecnica e sulle influenze musicali del gruppo, che, come già scritto all’inizio della recensione, affondano a piena mani negli anni d’oro del Metal più classico.
La traccia successiva “Cleopatra” è sicuramente uno dei brani più complessi e articolati dell’album, si sviluppa tra cambi di ritmo con atmosfere che ricordano moltissimo il mondo della regina a cui è dedicata, arriviamo a “On The Run” e la seguente “the Spiral” due brani veramente coinvolgenti in cui si sente tutta l’influenza del più classico heavy metal, due brani veramente epici.
Si arriva così al secondo brano fiume “Wake up Sleeping Giant”, che insieme a “Cleopatra arrivano a durare oltre venti minuti e che dimostra che questi ragazzi ci sanno decisamente fare.
Chiudono l’album “Reflex of Events” e la strumentale “The Empirical Shape of Pain” che dà anche il titolo al disco del quintetto piemontese.
Cosa aggiungere per concludere, vale la pena annoverare questo “The Empirical Shape of Pain” tra gli album della propria collezione, quindi il mio consiglio è quello di acquistarlo.
Buon ascolto e sostenete il metal italiano.

Track by Track
  1. The Arrival 60
  2. The Healer 75
  3. Blood Arena 75
  4. Kiss of Death 75
  5. Cleopatra 80
  6. On the Run 75
  7. The Spiral 75
  8. Wake up Sleeping Giant 80
  9. Reflex of Events 75
  10. The Empirical Shape of 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
73

 

Recensione di Darth Valter pubblicata il 02.11.2014. Articolo letto 2977 volte.

 

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