Nebrus «Blackera» [2014]

Nebrus «Blackera» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
02.11.2014

 

Visualizzazioni:
2205

 

Band:
Nebrus
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Titolo:
Blackera

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Noctuaria :: vox, synth
Mortifero :: drums, bass, guitars
Enoch :: guitars
Akerbeltz :: Guest Lead Bass and Lead Guitar (5th track)

 

Genere:
Black Metal

 

Durata:
32' 14"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
04.10.2014

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Con questo EP di raccordo i Nebrus da Massa si confermano tra i migliori gruppi Black Metal Italiani secondo me, e in parole povere confermano il gran potenziale intravisto in “From the Black Ashes”. “Blackera” propone 32 minuti di musica per 6 brani che nell’ordine sono: un intro, tre inediti, un rifacimento di un brano vecchio, e una cover di Akerbeltz, seminale one man band spagnola che qui viene tributata e anche chiamata come special guest. E proprio il mood tempestoso e compattissimo di Akerbeltz sembrerebbe aver conquistato i nostrani Nebrus, i quali dal terzo brano fino all’ultimo compreso hanno praticamente preso il feeling già di per sé massivo e compatto di brani propri come “Apocalypse”, e tramite forse quest’influenza hanno reso il tutto ancora più massiccio e potente, con alcuni picchi compositivi motlo interessanti, tipo la parte prima del break centrale di “I am the beast MMXIV”, che con un suono come questo finalmente riesce ad essere esaltata come merita, ma l’highlight dell’EP è dato senz’altro da “Wolfpride”, che a tratti sfiora il death metal, e con un feeling che va a citare perfino i Glorior Belli del primo album, solo che emerge una differenza: mentre i francesi avevano un sound più dinamico, i Nebrus sono più omogenei e le loro canzoni puntano su una solo mood a testa con pochi cambi di tempo, e questo anche nei casi in cui i tempi si dilatano, risultando per questo motivo più granitici.
Discorso a parte merita invece la title track, che pur se con un mood non doverso dal resto del disco, propone dei tempi lenti e un andamento sepolcrale, addirittura a volte paragonabile al depressive, se non fosse per il fatto che anche questo brano è rabbioso e soprattutto straziante nelle linee vocali di Noctuaria, che anche qui mostra un uso molto intelligente delle sue corde vocali e prediligendo quasi completamente un approccio stile Attila Csihar, eliminando quasi del tutto le parti che invece tributavano Diamanda Galas.
Insomma: i Nebrus per me sono consacrati. Sono potenti, negativi, rabbiosi e la poca agilità di songwriting viene controbilanciata da una botta in faccia del disco notevole e da un’aura non tanto malefica ma molto, molto grigia. Disco e band fortemente consigliati a chiunque segua il Black Metal Italiano.

Track by Track
  1. Kill the enemy (Intro) S.V.
  2. Blackera 80
  3. I am the beast MMXIV 80
  4. Wolfpride 90
  5. Akerbeltz (Akerbeltz Cover) S.V.
  6. Heinous Communion 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
83

 

Recensione di Snarl pubblicata il 02.11.2014. Articolo letto 2205 volte.

 

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