Tongues «Thelésis Ignis» [2014]
Recensione
I Tongues sono un duo proveniente dalla Danimarca, che propone un EP di 3 canzoni più outro di ciò che varia abilmente tra i più sinistri meandri del black metal e del death metal, il tutto condito da un feeling sludge doom davvero esaltante, e da una qualità sonora volutamente sfocata che rende le canzoni più sfiancanti, avvolgenti e morbose.
Ora, non fatevi influenzare dal fatto che le tracce sono solo 4, perché sono molto lunghe per il genere, e la più corta è l’outro conclusivo che arriva a 6 minuti e 40 secondi di durata, per sola voce e organo, mentre per il resto si arriva anche a toccare 10 minuti. E in queste canzoni la tendenza sludge doom si nota subito, visto che l’opener “Void Meditation” comincia veloce ma il sound è grave e profondo, e subito tocca parti lente e ostinate dal feeling acre e aggressivo, che però si alternano a parti black metal stile ultimi Enthroned e ad altre death metal che rendono più diretto e rafforzano il tutto. Ma lo stile musicale non è per niente monodirezionale: “Will of fire" è semplicemente bestiale e comincia citando addirittura i Beherit, per poi planare su uno stile black metal meno animalesco e poi su uno death/black, il tutto per delle canzoni che dunque variano abbastanza come influenze e umore, ma senza essere schizoidi, e che caratterizzano anche l’unico difetto che ho trovato della band danese: giocoforza, la mancanza di esperienza di questo comunque debuttante duo si sente e si ha un po’dovunque in questo EP l’impressione che i Tongues mettono fin troppe idee e soluzioni stilistiche in un solo brano, rendendo necessario secondo me lo snellimento della struttura delle loro canzoni. A parte questo, però, i Tongues sembrano essere davvero una band con potenziale. Se seguite la scena Black/Death Metal e v’interessa qualcuna di queste bands, cioè Incantation, Necros Christos, Bahimiron, Beherit, Ascension, Teratism e ultimi Temple of Baal, i Tongues dovrebbero proprio fare al caso vostro e ve ne consiglio fortemente un ascolto. Il voto è un po’ tirchio di punteggio, ma ci riserviamo l’incoronazione per questa band per un eventuale loro full length.
Track by Track
- Void Meditation 70
- Will of fire 85
- Last Grip Of The Hand Of Guilt 75
- Bloodline Of The Blind (Outro) S.V.
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 75
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
74Recensione di Snarl pubblicata il 10.11.2014. Articolo letto 1175 volte.
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