Palmer Generator «Shapes» [2014]
Recensione
I giovani della famiglia Palmieri mettono su una bottega e confezionano il secondo LP della loro carriera, Shapes.
Come tutte le imprese famigliari di successo, i tre hanno radici ben salde - ovvero la musica dei genitori, rock e prog dei '70 - ma la voglia di innovare guardando oltremanica, se non oltreoceano - ovvero la musica più contemporanea, post e math-rock di radice '90.
Questa commistione porta il gruppo a disegnare forme sognanti ma corpose, a volte prolisse ma comunque zeppe di idee, e quasi mai banali.
Osserviamo di volta in volta i tre disegnare riff sabbathiani stemperati in passaggi post (Eikasia), oppure forme mogwaiane sfumate in passaggi cinematici e condensate in stacchi hard rock e stoner (Dianoia).
La tecnica è percepibile, e stimola l'interesse che però a volte fatica a restare focalizzato.
Forse, per disegnare sempre meglio le forme e i paesaggi, i Palmer Generator dovrebbero espandere la tavolozza dei colori con una seconda chitarra o addirittura con una tastiera, e non avere paura di perdere minutaggio a favore di una maggiore immediatezza.
Track by Track
- Eikasia 70
- Pistis 60
- lll S.V.
- Dianoia 70
- Noesis 50
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 60
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
65Recensione di F pubblicata il 12.11.2014. Articolo letto 889 volte.
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