Maceration «A Serenade Of Agony (reissue)» [2014]
Recensione
Provengono dalla Danimarca i death-metaller Maceration che tornano nei negozi con la ristampa del loro unico full-lenght del 1992 intitolato "A serenade of agony".
La nostrana Punisher 18 Records, label sempre attenta alle band del passato che sono passate in sordina nel panorama metal, decide di ristampare il platter dei Maceration, all'epoca uscito per la Progress Red Labels, a più di 20 anni di distanza, con l'aggiunta di ben 12 brani bonus tra cui numerose cover di band come gli Obituary o i Massacre.
I nostri si dedicano ad un death metal di chiarissimo stampo statunitense con diversi rimandi a band maggiormente blasonate come Obituary e Death, senza tralasciare una buona parte di personalità che di certo non guasta.
La sei corde di Jakob Schultz e Lars Bangsholt tagliano il silenzio come fossero lame che recidono i nostri padiglioni auricolari grazie ad un sound rozzo e sporco tipicamente anni '80, per accompagnare una linea vocale accattivante e "marcia" al punto giusto, che riesce a conferire un'energia davvero notevole. Il tutto viene completato da Jacob Hansen che, dietro le pelli, riesce ad utilizzare i piatti in maniera ineccepibile, mantenendo un suono tutto sommato pulito e per nulla caotico.
Nonostante i Maceration non abbiano inventato nulla in ambito death metal, "A serenade of agony" riesce ad emergere tra i numerosi lavori del genere degli anni '90 e a non risultare particolarmente datato anche dopo due decadi.
Brani come la titletrack "A serenade of agony" e "Pain and pleasure incarnate" denotano un costrutto davvero notevole e dimostrano, senza dubbio, la validità della band sia come strumentisti che come compositori.
Questa ristampa di "A serenade of agony" dei Maceration è quindi una piacevole sorpresa, che darà la possibilità a tutti di ascoltare una band che negli anni '90 non ha avuto i riconoscimenti che meritava. Di indubbio impatto, si tratta di un lavoro che piacerà soprattutto agli amanti del genere e ai nostalgici del death metal americano "vecchio stile". L'unica vera pecca del cd è la registrazione e il missaggio, decisamente poco gradevole; se i Maceration avessero registrato il platter oggi, con le nuove tecnologie, il risultato sarebbe ancora più accattivante e riuscirebbe ad esprimere in toto le potenzialità della band.
Track by Track
- Intro - Silent Lay the Gentle Lamb S.V.
- A Serenade of Agony 80
- Transmogrified 75
- Pain and Pleasure Incarnate 80
- The Watcher 75
- The Mind Rampant 70
- Reincarnation Time Flies 75
- The Forgotten 75
- Hideous Disfigurements 80
- Godly Beings (Obituary cover) 75
- Pain and Pleasure Incarnate 80
- Incombustible Remains 70
- Evil Dead (Death cover) 75
- Hideous Disfigurements 75
- Slowly We Rot (Obituary cover) 75
- Suffocation (Obituary cover) 70
- Silent Lay the Gentle Lamb 75
- Dawn of Eternity (Massacre cover) 75
- Total Obstipation 75
- Hideous Disfigurements 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 60
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 75
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
75Recensione di FallenAngel pubblicata il 16.11.2014. Articolo letto 1637 volte.
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