Hellcircles «Prelude To Decline» [2014]

Hellcircles «Prelude To Decline» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
17.11.2014

 

Visualizzazioni:
1817

 

Band:
Hellcircles
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Titolo:
Prelude To Decline

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Marco Parisi :: Vocals, Keyboards
Roberto Fornaroli :: Guitar, Vocals
Francesco Ravara :: Guitar
Danilo Arisi :: Bass
Davide Ravara :: Drums

 

Genere:
Progressive Power / Heavy Metal

 

Durata:
48' 37"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
22.04.2014

 

Etichetta:
Valery Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
V-Promotion
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Recensione

Per i fan del Power made in Italy, il disco di debutto dei cremonesi Hellcircles, chiamato “Prelude to decline” è una vera mina da tenere d’occhio, un vero fulmine a ciel sereno.
8 canzoni più intro e intermezzo per 48 minuti e mezzo di musica, ma poco basta agli Hellcircles per convincere sin dalla opener “Let us unite”, che attacca con uno stile Heavy/Power potente e variegato ritmicamente, conferendo ai brani quel qualcosa di Prog che ammanta questo disco, rendendolo interessante anche dal punto di vista tecnico, con sporadici growls a rafforzare il tutto ma senza mai minacciare l’originalità della band. Sopra le righe anche brani come “Turn back time”, molto buona e graziata da dei ritornelli a tiro e potenti che, insieme alle parti in palm mute di chitarra, conferiscono grinta al brano, mentre “Like a hero” è quella più heavy metal e ombrosa. I due brani successivi sono secondo me i migliori dell’album, e consistono in “The damage done”, più in stile Vision Divine, frizzante e molto vitale, nonché corredata da un ottimo lavoro della chitarra solista in questo brano, parecchio pulito e competitivo, e “Our Drawing”, più potente e anche oscura, con una parte dove tra l’altro arriva a dare il suo contributo anche Ralf Scheepers, ma nondimeno dotata di una parte cospicua di pianoforte suonata dallo stesso cantante Marco Parisi, con l’ultima parte dell’album a chiudere in bellezza.
Insomma: un debutto coi controfiocchi questo degli HellCircles, che sa molto di Power italiano tipo Labyrinth e Vision Divine, tecnicamente più che soddisfacente e che l’unico momento di stanca che conosce è dato dal fatto di essere forse un pelo troppo monodirezionale, cioè che forse ci manca un po’ l’episodio più metal old school e la ballad strappalacrime, ma non è grave come difetto. Da seguire, e acquisto dell’album fortemente consigliato per gli appassionati del power metal italiano.

Track by Track
  1. Stillness (Intro) S.V.
  2. Let us unite 75
  3. Take or give up 75
  4. Turn back time 75
  5. Like a hero 75
  6. The Damage Done 80
  7. Our Drawing 80
  8. Rise Again 75
  9. Prelude to decline (Intermezzo) S.V.
  10. Release your pride 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
76

 

Recensione di Snarl pubblicata il 17.11.2014. Articolo letto 1817 volte.

 

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