Latte e Miele «Passio secundum Mattheum - The Complete Work» [2014]

Latte E Miele «Passio Secundum Mattheum - The Complete Work» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
19.11.2014

 

Visualizzazioni:
1090

 

Band:
Latte e Miele
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Titolo:
Passio secundum Mattheum - The Complete Work

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Marcello Giancarlo Dellacasa :: Electric and classic guitar
Oliviero Lacagnina :: piano, keys
Alfio Vitanza :: drums, vocals
Massimo Gori :: bass, vocals

 

Genere:
Progressive

 

Durata:
49' 16"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2014

 

Etichetta:
Black Widow Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ancora Black Widow e ancora progressive degli anni 70 per i Latte e miele, gruppo spezzino che negli anni 70 fece molto parlare di sé, e che essendosi riformato nel 2008, ci propone un rifacimento del loro primo album, semplicemente chiamato “Passio Secundum Mattheum”, e qui allungato con 7 tracce in più, nonché risuonato.
Ora, il disco è prog ed è un concept, ma non ha niente a che fare con ciò che potete immaginare: le tracce sono tutte brevi, e a parte una che dura 5 minuti, le altre vanno da 1 minuto di durata a 3 e mezzo o poco più, e sono collegate tra loro, destinate a raccontare l’ultima cena e la passione di Gesù. Ciononostante, i brani non sono granché suonati: l’effetto che danno spesso è da musical più che da disco rock, con numerosi passi della bibbia recitati da componenti del prog italiano degli anni 70, quindi non ci troviamo neanche di fronte a dei veri e propri brani congegnati secondo il concept (tipo “Scenes from a memory” dei Dream Theater, per intenderci), ma piuttosto a delle scene, che come detto sembrano essere un’ottima cornice per un musical dove tra brano e brano recitano degli attori.
E questo ora forma un notevolissimo spartiacque, perché da un lato abbiamo un pubblico che può senz’altro essere interessato a questa musica di stampo teatrale (aggettivo per una volta non tirato a caso), mentre potrebbe far scappare altri che invece non sono interessati a questa musica non molto suonata, anzi recitata a volte, e che invece preferiscono le canzoni vere e proprie, nonché potrebbe risultare poco interessante a chi, sommariamente, non è interessato a musica cristiana (ricordiamoci che a Metalwave l’audience è principalmente composta da metalheads). Per questo motivo analizzare dal punto di vista qualitativo l’album è difficile non tanto per me quanto piuttosto per evitare che voi vi facciate pregiudizi, visto che questo è uno dei casi dove è meglio se il cd ve lo sentite voi singolarmente.
Io tuttavia l’ho apprezzato così così. Voglio dire: è molto ben fatto, i quasi 50 minuti non si sentono e alla fine dell’album effettivamente si ha l’idea di un viaggio ad occhi aperti terminato, come se fosse per l’appunto un sogno, visto che musicalmente il lavoro è soddisfacente, tuttavia ciò che mi piace di meno è il fatto che la musica qui è molto spesso relegata al ruolo di accompagnamento, che la brevità dei brani rende le poche parti musicali presenti poco profonde, quasi sommarie, e che certe tracce sono solo delle spoken words prese dalla bibbia. Solo a tratti come nella quinta, nell’ottava e nella sedicesima canzone, i brani sono davvero brani, davvero convincenti e hanno del trasporto al loro interno, mentre per il resto, personalmente io ho avuto (Bestemmia!) il senso di “outdated” in quest’album, come se una riproposizione musicale così teatrale sia ormai accettabile ma non fa strillare al genio come magari poteva essere nel 1972, nonché con un feeling sprigionato a volte attraente e magnetico, ma altre volte (Altra bestemmia) paragonabile alla colonna sonora dei cartoni animati della domenica mattina sulla fede cristiana che un tempo andavano in onda. Sono un dissacratore? Può essere, ma l’ascolto di questo cd mi ha fatto pensare che a meno che non usi un filtro mentale, raramente ciò che poteva essere geniale più di 40 anni fa lo può essere ad oggi, e da questo punto di vista questo rifacimento è ovviamente qualcosa di assolutamente solo dedicato ai fans del prog italiano anni 70, i quali per età anagrafica e per concezione musicale, non so se sono gli stessi che abitualmente leggono le recensioni di Metalwave. Tuttavia, se vi stuzzica l’album e il genere musicale, l’acquisto è consigliato. Il voto è puramente soggettivo, non potrebbe essere altrimenti. Se siete fans del genere e del gruppo, allora l’ascolto è consigliato, se non lo siete, passate oltre oppure dategli una chance, ma non a tutti i costi.

Track by Track
  1. Introduzione S.V.
  2. Il giorno degli azzimi 70
  3. Ultima cena 70
  4. Il pane e il sangue dell’alleanza 70
  5. Getsemani 75
  6. I falsi testimoni 70
  7. Il pianto 70
  8. Il rinnegamento di pietro 75
  9. Il prezzo del sangue 70
  10. Giuda 60
  11. Il re dei giudei 65
  12. Barabba 60
  13. Toccata per organo 65
  14. Il calvario 70
  15. Aria della croce 65
  16. Spartizione della tunica 75
  17. Dall’ora sesta all’ora nona 65
  18. Il velo del tempio 70
  19. Come un ruscello che... 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
68

 

Recensione di Snarl pubblicata il 19.11.2014. Articolo letto 1090 volte.

 

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