Choriachi «S.U.F.F.E.R.» [2014]
Recensione
I Choriachi sono una band italiana (provenienza imprecisata), che arriva con questo secondo album a sfornare quasi 49 minuti di una musica che potrebbe essere definita come un buon mix tra stoner rock, groove metal e solo alla fine dell’album stoner doom. Come un incrocio tra Down, qualcosa di Zakk Wylde e alla fine Orange Goblin.
Vogliamo chiamarlo stoner metal? Sbagliato non sarebbe, perché a parte la prima canzone “Marijuanaut”, che è lunga oltre 10 minuti, è sludge nella prima parte con un tiro costante, dalla seconda parte della stessa in poi i Choriachi si rivelano andare a nozze con sonorità fragorose, casinare e che non disdegnano la voce urlata, che tuttavia si rivelano in pieno stile Zakk Wylde e Down in “Our vice...” e “Red Capricorn”, molto godibili e interessanti, soprattutto la seconda di queste, dove i Choriachi non mancano di mostrare il loro talento nelle parti più soffocanti, ma l’highlight del disco è dato dagli 8 minuti e mezzo di “Pentagruelion”, un brano più dimesso e tipicamente stoner moderato, che però da 4 minuti in poi mostra un riff riflessivo che è poi parte di una progressione musicale davvero fantastica all’interno del brano, mentre il brano finale (non chiedetemi cosa voglia dire quel titolo) è quello più doom e psichedelico, nonché molto bluesy nella seconda parte.
Insomma: “S.U.F.F.E.R.” è un disco riuscitissimo. Una cosa che si mangia letteralmente a colazione wannabes dello stoner che sanno solo pompare i bassi e fare due power chords e che si rivela parecchio godibile per uno stile non omogeneo (Pecca che troppe volte affligge i dischi stoner e affini) e anzi mescolato con cose più pesanti, e per una comunicabilità delle canzoni ragguardevole, graziata anche da dei lavori di batteria e vocale davvero degni di nota. Semplicemente, merita più che un ascolto; acquisto raccomandato per i fan dello stoner e dei Down, ma anche chi vuole addentrarsi nell’underground di questo genere può farlo egregiamente partendo da questo disco.
Track by Track
- Marijuanaut 75
- Our vice is a locked room 80
- Red Capricorn 80
- Young wolves and old mammothes 75
- Pentagruelion 80
- Birkat Habayit 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 80
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
76Recensione di Snarl pubblicata il 19.11.2014. Articolo letto 908 volte.
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