Avvocati del Diavolo «A Dear Diary» [2014]
Recensione
Gli Avvocati del Diavolo sono una band italiana abbreviata da loro stessi A.D.D., e che in queste 12 tracce del loro secondo album chiamato “A dear diary” ci propone 56 minuti di una musica che fondamentalmente è un miscuglio abbastanza ben riuscito tra alternative (predominante), un po’ di rock, qualcosa di stoner ed elementi metal sporadici.
Ben riuscito perché dove bands meno dotate a livello composizionale magari si sarebbero fossilizzate su di un’unica direzione compositiva, gli ADD spaziano bene tra questi generi, talmente tanto che addirittura qua e là il disco è un po’ scollato tra le varie influenze, e si passa dal rock n roll stoner divertente alla Kyuss di “LumberJackass” a “Nails”, parecchio alternative, alla grunge oriented “Frank-Einstein”, alla migliore del lotto “A definitive excuse”, più rock italiano e non lontana da qualcosa tipo ultimi Litfiba, a “Fireflies”, che è l’unica più metal (e neanche tanto comunque) per un riffing più diretto, fino alle ultime tre canzoni, più tipicamente stoner e influenzate profondamente dai Black Sabbath. Un bel mucchio di influenze diverse dunque, come detto non del tutto ben collegate da canzone a canzone, ma va detto che la perizia musicale sopperisce bene a questo difetto rendendo l’album sì imprevedibile, ma più divertente che spiazzante, e proprio per questo godibile, senza che ci siano dei brani filler proprio per via dell’eterogeneità delle influenze musicali.
In conclusione: “A dear diary” è un disco ben riuscito, originale e tranquillamente consigliabile all’acquisto di chi ricerchi sonorità alternative eclettiche, ma anche rockers o metalheads che vogliono acquistare qualcosa di più leggero come musica senza distanziarsi troppo dal proprio genere preferito.
Track by Track
- The good, the bad, the undead 70
- LumberJackass 75
- Nails 70
- Lullaby 70
- Frank-Einstein 75
- Straightjacket 70
- Thunderbird Lover 70
- A definitive excuse 75
- Fireflies (Theory of the Timewave) 70
- Ver sacrum 75
- After doomsday 70
- A dead doesn’t die 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 75
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
71Recensione di Snarl pubblicata il 24.11.2014. Articolo letto 797 volte.
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