Deatherapy «Look, We Are Dying» [2014]

Deatherapy «Look, We Are Dying» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
24.11.2014

 

Visualizzazioni:
1867

 

Band:
Deatherapy
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Titolo:
Look, We Are Dying

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Sasha Colautti :: Guitars
Fabio Buleghello :: Drums
Stefano Baruffaldi :: Bass
Filippo Sinico :: Vocals
Alex Bellezza :: Guitars

 

Genere:
Death Metal

 

Durata:
22' 20"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
07.07.2014

 

Etichetta:
Revalve Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

EP di debutto per i deathcorers da Trieste Deatherapy, che propongono 22 minuti e mezzo di musica ripartita in 6 canzoni.
L’approccio alla musica di questi ragazzi è abbastanza buono per essere un inizio sotto Revalve Records, tuttavia l’ascolto dell’EP evidenzia chiaramente una personalità della band che deve ancora crescere, perché abbastanza spesso in questa release i Deatherapy cambiano coordinate musicali: l’opener “Abyss of shame” infatti è molto più death metal che deathcore, quasi ai livelli di certi Malevolent Creation per la violenza mostrata, ma è un fuoco di paglia: le due canzoni successive infatti vedono i nostri proseguire su coordinate sonore molto più tipicamente “core” e anche decisamente più nella media e dal forte sapore di già sentito, dove tra l’altro la seconda traccia possiede riffs a volte banali e un ritornello non vincente, mentre la terza finisce per essere fin troppo melodica ma con un lavoro alla batteria troppo sovrabbondante e invero non necessario.
A mettere un po’ di ordine in questo EP ci pensa la migliore del lotto “Blind spider”, che è quella che concilia al meglio la furia deathcore e la melodia senza essere troppo una cosa o troppo l’altra, e si prosegue questa tendenza anche in “Sovereign”, dove però si evidenzia, come nel brano finale, che i nostri se la cavano meglio nelle parti death metal che in quelle core.
Insomma: i Deatherapy non sono male, ma davvero a fine ascolto ci si chiede cosa volevano suonare questi ragazzi, segno evidente di una personalità, come detto, da affinare. Il resto sta messo abbastanza bene e l’acquisto di questo EP è consigliabile a chi cerca un nome nuovo deathcore, a patto che con la prossima release si sviluppi tutto ciò che qui di buono si è intravisto.

Track by Track
  1. Abyss of shame 70
  2. Mechanical beast 60
  3. Black wings 60
  4. Blind spider 70
  5. Sovereign 65
  6. Man of glass 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
64

 

Recensione di Snarl pubblicata il 24.11.2014. Articolo letto 1867 volte.

 

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