Like a Paperplane «Unfolding Light» [2014]
Recensione
Come un aeroplano di carta: l'esordio del combo toscano vuole dichiaratamente essere un inno, una colonna sonora alla leggerezza, all'immaginazione, alle derive che si possono raggiungere stando coricati in un campo di grano a guardare le nuvole.
L'immagine, francamente, è tanto poetica quanto stereotipata; e nondimeno questa dicotomia descrive bene l'intero lavoro.
Le tracce di Unfolding Light, nonostante l'approccio interamente strumentale, hanno spesso le sembianze della forma-canzone classica alla quale manca soltanto la voce ("#8"), e questo può lasciare una sensazione come di mancanza (a volte piacevole, ma dopo qualchelto, sgradevole).
I suoni hanno un sapore già sentito, stereotipato dal genere d'elezione; non sono caldi, non osano e non si espandono là dove sarebbe possibile e auspicabile. In particolare le chitarre suonano fredde e digitali, la sezione ritmica è incolore, e questo rende l'impressione che a suonare non sia un gruppo affiatato - legato dalla chimica e dalla voglia comune di esprimere un sentimento, una visione - ma piuttosto quattro strumenti che suonano a tempo e a tono.
La luce si dispiega alla fine, quando le scintille di un discreto post-rock si accendono nel cielo ("Light, now", "Farewell" - parola e titolo abusati per gli ultimi pezzi di molti album: sarebbe il caso, nonostante la magniloquenza e forse anche il buon auspicio che si vuole esprimere, di far scorrere la fantasia un po' oltre).
La musica strumentale, post-rock, ben si presta a esser canovaccio sul quale appoggiarsi e tessere trame immaginifiche, ma senza la maestria, l'ingegno, l'incoscienza e la fantasia si rischia di esporre soltanto la tela, senza i veri colori e senza riuscire a suggerire le storie che si vorrebbero.
L'aeroplano di carta potrà volare in alto e lontano nel mondo dei sogni, ma dovrà trovare coesione, abbandonare manierismi e stereotipi, e lasciarsi andare e guidare da tutte le correnti, musicali ed emozionali, inaspettate , che lo sospingeranno di qua e di là alla ricerca della giusta rotta.
Track by Track
- #8 50
- As I lay watching the clouds drifting over a wheat field 50
- Memories 50
- Maybe their guns shoot colors 60
- Basement 50
- Bottom of the barrel 55
- A brand new start 50
- Jupiter skyline 50
- Light, now 65
- Farewell 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 50
- Tecnica: 50
Giudizio Finale
56Recensione di F pubblicata il 29.11.2014. Articolo letto 720 volte.
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