ArrJam «Session One» [2014]
Recensione
Gli Arrjam sono una band che, come si può capire dal titolo dell’album e dal nome della band, ama jammare e essere molto free dal punto di vista della composizione, con un po’ di cantato su qualche brano, e che arriva al suo primo full length di 9 tracce più un intermezzo e due version alternative di una canzone loro per più di un’ora di musica.
Era facile, a giudicare da questi presupposti, aspettarcisi la solita robetta senz’arte né parte che più che altro interessava solo I musicisti coinvolti e con un cantato scarsamente rilevante o che poco c’azzecca, ma va detto che non è così: in realtà “Session One” è un buon esempio di un disco funk rock fatto da musicisti che nonostante la loro propensione per le jam, riesce a dare un senso alle proprie composizioni e a non renderle fini a sé stesse, sia quando sono strumentali, come la opener “Ali”, sia come quando c’è il cantato, come in “Highway 49” e nella migliore del lotto “Very nice”, che cita Jamiroquai nella musica e i classici del rock nella voce, per un risultato probabilmente non rivoluzionario ma senz’altro gradevole quando è cantato, ma anche quando non lo è non è male.
Difetti però ce ne sono. Sparsi, ma ci sono. Il primo è il fatto che si sente che comunque le canzoni provengono da delle jam, come detto, e per questo motivi qua e là mancano di fruibilità, ma soprattutto potevano essere accorciate un po’. Un esempio è dato da “Out of control”, che sarebbe una bella canzone se non fosse per il fatto che ha la pretesa di durare ben 9 minuti e 40, ma con una seconda parte fatta solo da chitarra acustica e voce e che per questo mi sa parecchio di non necessario, e sempre per questo motivo nella seconda parte del disco ci sono canzoni come la pur buona “Smashing on the wall” che invece di arrivare al dunque si vanno a rinchiudere in lungaggini che alla lunga diventano un po’ pesanti e dove si sente che manca il ritornello vincente, marcando in maniera impietosa il fatto che le canzoni potevano essere più curate dal punto di vista della presa diretta sull’ascoltatore.
Insomma: come detto sopra, è pur sempre un cd fatto da jammers, e quindi il lavoro tende ad essere un po’ astratto e per questo un po’ troppo frivolo se vogliamo, ma non si sente più di tanto, gli ArrJam sono comunque migliori di altri e riescono dove molti non ce la fanno oppure se ne escono con risultati miseri, e questo non è poco. Acquisto dell’album consigliato se siete fans di questo tipo di funk rock e delle improvvisazioni.
Track by Track
- Ali (instrumental) 70
- Highway 49 75
- Out of control 70
- Dark Fusion (instrumental) 70
- Very Nice 75
- Vorrei (Intermezzo) S.V.
- Welcome to the cocaine (instrumental) 70
- Smashing on the wall 70
- Incomplete (instrumental) 65
- Screaming For 65
- Very Nice (Orchestrated Version) 70
- Very Nice (Radio Edit) S.V.
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 65
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
70Recensione di Snarl pubblicata il 06.12.2014. Articolo letto 1718 volte.
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