ArrJam «Session One» [2014]

Arrjam «Session One» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
06.12.2014

 

Visualizzazioni:
1718

 

Band:
ArrJam
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Titolo:
Session One

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Il daz :: Bass
Got :: Vox
Moretti Butcher :: Drums
Mauroman :: Guitar

 

Genere:
Rock / Prog / Fusion / Funk / Metal

 

Durata:
1h 0' 45"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
29.04.2014

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
Andromeda Distribuzioni Discografiche
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Agenzia di Promozione:
Atomic Stuff
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Recensione

Gli Arrjam sono una band che, come si può capire dal titolo dell’album e dal nome della band, ama jammare e essere molto free dal punto di vista della composizione, con un po’ di cantato su qualche brano, e che arriva al suo primo full length di 9 tracce più un intermezzo e due version alternative di una canzone loro per più di un’ora di musica.
Era facile, a giudicare da questi presupposti, aspettarcisi la solita robetta senz’arte né parte che più che altro interessava solo I musicisti coinvolti e con un cantato scarsamente rilevante o che poco c’azzecca, ma va detto che non è così: in realtà “Session One” è un buon esempio di un disco funk rock fatto da musicisti che nonostante la loro propensione per le jam, riesce a dare un senso alle proprie composizioni e a non renderle fini a sé stesse, sia quando sono strumentali, come la opener “Ali”, sia come quando c’è il cantato, come in “Highway 49” e nella migliore del lotto “Very nice”, che cita Jamiroquai nella musica e i classici del rock nella voce, per un risultato probabilmente non rivoluzionario ma senz’altro gradevole quando è cantato, ma anche quando non lo è non è male.
Difetti però ce ne sono. Sparsi, ma ci sono. Il primo è il fatto che si sente che comunque le canzoni provengono da delle jam, come detto, e per questo motivi qua e là mancano di fruibilità, ma soprattutto potevano essere accorciate un po’. Un esempio è dato da “Out of control”, che sarebbe una bella canzone se non fosse per il fatto che ha la pretesa di durare ben 9 minuti e 40, ma con una seconda parte fatta solo da chitarra acustica e voce e che per questo mi sa parecchio di non necessario, e sempre per questo motivo nella seconda parte del disco ci sono canzoni come la pur buona “Smashing on the wall” che invece di arrivare al dunque si vanno a rinchiudere in lungaggini che alla lunga diventano un po’ pesanti e dove si sente che manca il ritornello vincente, marcando in maniera impietosa il fatto che le canzoni potevano essere più curate dal punto di vista della presa diretta sull’ascoltatore.
Insomma: come detto sopra, è pur sempre un cd fatto da jammers, e quindi il lavoro tende ad essere un po’ astratto e per questo un po’ troppo frivolo se vogliamo, ma non si sente più di tanto, gli ArrJam sono comunque migliori di altri e riescono dove molti non ce la fanno oppure se ne escono con risultati miseri, e questo non è poco. Acquisto dell’album consigliato se siete fans di questo tipo di funk rock e delle improvvisazioni.

Track by Track
  1. Ali (instrumental) 70
  2. Highway 49 75
  3. Out of control 70
  4. Dark Fusion (instrumental) 70
  5. Very Nice 75
  6. Vorrei (Intermezzo) S.V.
  7. Welcome to the cocaine (instrumental) 70
  8. Smashing on the wall 70
  9. Incomplete (instrumental) 65
  10. Screaming For 65
  11. Very Nice (Orchestrated Version) 70
  12. Very Nice (Radio Edit) S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
70

 

Recensione di Snarl pubblicata il 06.12.2014. Articolo letto 1718 volte.

 

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