Disharmonic «Il Rituale dei Non Morti» [2014]
Recensione
Sinceramente, dal ritorno sotto Beyond Productions dei Disharmonic, band da Pordenone che propone un mix tra doom, ambient e uno stile tipo colonna sonora, il tutto mescolato a un feeling horror niente male, mi aspettavo di meglio.
Il fatto è che pur essendo un EP di 3 tracce per 16 minuti e mezzo di musica, “Il Rituale dei non morti” mi lascia con notevoli punti positivi annotati, ma dall’altra ha delle pecche clamorose. Il lato positivo è senz’altro dato dalla prima traccia caratterizzata da un ottimo feeling creepy e tumultuoso all’inizio della canzone, che poi riesce grazie a un eccellente lavoro del chitarrista, a esplodere in un brano doom melodico eppure dal mood particolarmente sacrilego, non tanto da soundtrack quanto da brano vero e proprio. Eppure il resto dell’EP non mi risulta per niente essere all’altezza, e tralasciato un sempre ottimo riffing, le altre due tracce secondo me diventano pretenziose e la band prova a buttarsi su canzoni che definirei ambient (in quanto la voce e gli strumenti sono presenti, ma non c’è una forma canzone e la voce è recitata più che avere un testo), ma pare quasi che i Disharmonic qui non sappiano regolarsi: i riffs diventano tutti troppo ripetuti, e francamente all’inizio della terza canzone il riff che prosegue dalla seconda mi ha annoiato e mi è venuta solo voglia di dire “e cambiatelo, sto riff”, mentre la voce filtrata dovrebbe dare un tocco creepy e agghiacciante, ma non ce la fa per niente: mi sembra troppo filtrata e più che impressionare, mi ha solo fatto chiedere cosa abbia detto il cantante e a volte mi ha perfino fatto sorridere, io che adoro questo tipo di “Horror music”, chiamiamola così.
Mi spiace, ma devo essere sincero: interessanti quando fanno doom, pretenziosi, ripetitivi e grossolani quando si buttano sull’ambient. Probabilmente inquadrati in un film questi brani non sarebbero male, ma così come sono non rendono l’idea, e dopo ripetuti ascolti ho pensato che forse a parte il riffing oculato, lo sforzo in questo EP non è affatto ineguagliabile. Insomma: aspettiamo magari il full length e quindi sospendiamo il giudizio, ma onestamente ne sono rimasto poco impressionato.
Track by Track
- Il Rituale Dei Non Morti I 75
- Il Rituale Dei Non Morti II 55
- Il Rituale Dei Non Morti III 55
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 55
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
63Recensione di Snarl pubblicata il 12.12.2014. Articolo letto 1765 volte.
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