Gory Blister «The Fifth Fury» [2014]

Gory Blister «The Fifth Fury» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
17.12.2014

 

Visualizzazioni:
2222

 

Band:
Gory Blister
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Titolo:
The Fifth Fury

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Joe La Viola :: Drums
Raff Sangiorgio :: Guitar
Paolo John :: Vocals
Emi Dattolo :: Bass

 

Genere:
Death Metal

 

Durata:
35' 57"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
28.05.2014

 

Etichetta:
Sliptrick Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Music Solutions Agency
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Recensione

Devo ammetterlo: dopo il vecchio (ed eccellente) “Skymorphosys”, io dei lombardi Gory Blister avevo perso le tracce, dopo un funambolico concerto a Pescara. Beh, ora arrivano e ci presentano il loro quinto album uscito sotto Sliptrick Records, e che ci propone 8 tracce più bonus track per 36 minuti di musica, una musica che sta sempre al crocevia tra death metal tecnico, un po’ di prog e passaggi meno brutali, ma sempre intricati e nervosissimi ritmicamente.
Il risultato non è male: l’opener “Psycho Crave” apre le danze con una canzone potente e fiammeggiante, non brutale alla Suffocation, ma dalla velocità sempre un po’ contenuta, con dei riffs sempre intricati e complicati ancor di più dal fatto di essere costantemente rigirati da una sezione ritmica che di eseguire un pattern senza cambi di tempo proprio non ne vuole sapere. Ne risulta una canzone non chissà quanto groovy, ma senz’altro che colpisce, e così è anche per le successive “Thresholds” e “Toxamine”, quest’ultima dotata di una buona parte arpeggiata, anche se è la title track a guadagnarsi la palma di canzone più riuscita, per via del fatto che è maggiormente serrata e anche un pochino più quadrata in quanto a songwriting. La brutalità riguarda anche la successiva “Prometheus scars”, dotata di una parte più atmosferica, mentre alle due successive canzoni spetta la palma di canzone più moody la prima e più tipicamente metal la seconda.
Ne risulta dunque un album senz’altro elaboratissimo, ma che secondo me non è scevro da alcune linee d’ombra, come ad esempio il fatto che sicuramente c’è la tecnica e il death metal, eppure la prima parte dell’album la trovo un po’ lenta e per via dei continui tecnicismi anche non molto pesante, e decisamente qui i picchi di “Skymorphosis” non vengono doppiati, inoltre l’album pur presentando differenze da canzone a canzone, mi sa comunque un po’ di monodirezionale, un po’ troppo clinico e forse meno appassionante, con solo la parte centrale dell’album che la trovo fatta apposta per devastare tutto da live. E poi c’è quella bonus track orchestrale conclusiva, ben riuscita ma che mi sa di riempitivo, di non imprescindibile insomma, in quanto troppo slegata con il resto dell’album.
In conclusione: ammetto che essendomi perso i precedenti due album dei GB probabilmente questo cd potrei non inquadrarlo perfettamente, eppure per quanto ben suonato, potente e sicuramente funzionante, il giudizio su di esso mi sembra senz’altro buono ma non eccellente proprio per i motivi suddetti, come se nonostante tutto il cd sia e rimanga ammantato da un odore di “disco underground”, ma magari mi sbaglio. Ad ogni modo, se siete fans del death metal più tecnico che brutale, questo cd è consigliato all’acquisto e aggiungete dieci punti al voto finale.

Track by Track
  1. Psycho Crave 75
  2. Thresholds 70
  3. Toxamine 70
  4. Devouring me 70
  5. The Fifth Fury 80
  6. Prometheus scars 80
  7. (Meet me) in the mass grave 75
  8. The grey machinery 70
  9. Heretic infected orchestra – Bonus Track S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
73

 

Recensione di Snarl pubblicata il 17.12.2014. Articolo letto 2222 volte.

 

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