Uncledog «Russian Roulette» [2014]

Uncledog «Russian Roulette» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
27.12.2014

 

Visualizzazioni:
2196

 

Band:
Uncledog
[MetalWave] Invia una email a Uncledog [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Uncledog [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Uncledog [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Uncledog [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Uncledog [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Uncledog [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina ReverbNation di Uncledog

 

Titolo:
Russian Roulette

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Nico :: Lead and Backing Vocals, Guitar
Karma :: Lead Guitar, Backing Vocals
Fiore :: Keyboards, Backing Vocals
Lele :: Bass, Backing Vocals
Babbo :: Drums, Percussions

 

Genere:
Rock /Hard Rock

 

Durata:
41' 44"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2014

 

Etichetta:
VRecords

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Davvero Comunicazione
[MetalWave] Invia una email a Davvero Comunicazione [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Davvero Comunicazione [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Davvero Comunicazione

 

Recensione

Non capita tutti I giorni di ascoltare un disco rock n roll come questo, fatto da ragazzi al debutto, autoprodotto e anche gradevole, come questo “Russian Roulette” dei padovani Uncledog, che propongono dieci tracce in quasi 42 minuti facili facili e scorrevoli.
Certo, l’album sarà anche poco originale, debitore in parte agli Alice in Chains e soprattutto ai Foo Fighters, ma invero ispirato. Provate voi a scrivere ritornelli coinvolgenti come quelli delle prime tre canzoni, con buoni cambi di tempo che non rendono i brani troppo statici e poco creativi e che anzi risultano elettrizzanti, come in “Shiver” e negli episodi più easy listening, come “Follow the sound” e la title track, mentre i Foo Fighters entrano in gioco in brani come “Starry colud”, “Brother” e “Kick in the law”, mentre viene abbastanza disdegnato lo stile più riflessivo, che viene rappresentato solo da “Peach”, e neanche questa concede un deciso rilassamento. E fortunatamente neanche la qualità sonora va scemando, con la sola “Tears in vain” a convincermi di meno e comunque a non inficiare più di tanto un disco che trovo ben riuscito per il fatto che è ben prodotto, ben ideato e ben suonato.
Ripeto: saranno anche poco originali, non importa. È molto buono e gradevole, quindi se possibile apprezzatelo per quello, se trascurate il fatto che il nome della band è davvero ridicolo.

Track by Track
  1. Always update 80
  2. Shiver 80
  3. Follow the sound 80
  4. Starry cloud 80
  5. Russian Roulette 75
  6. Brother 75
  7. Peach 75
  8. Tears in vain 70
  9. Kick in the law 75
  10. Dying sun 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
76

 

Recensione di Snarl pubblicata il 27.12.2014. Articolo letto 2196 volte.

 

Articoli Correlati

Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.