Fleshblade «Visions From Darkness» [2014]
Fleshblade
Titolo:
Visions From Darkness
Nazione:
Italia
Formazione:
Andrea :: All instruments
Isabel :: Vocals
Genere:
Heavy / Thrash metal
Durata:
41' 29"
Formato:
CD
2014
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Non rivoluzionario e anzi anche un po’ acerba questa prima release dei Faentini Fleshblade, che apportano in questa autoproduzione tante buone idee ma ahimè ben lungi dall’essere espresse in maniera ottimale.
Il punto è questo: i Fleshblade sono un duo: cantante donna e musicista uomo con due identità musicali che qui sono amalgamate solo superficialmente. Musicalmente “Visions from darkness” è molto buono, e mostra un compositore capace di scrivere musica potente, che da certo melodic death metal arriva a metterci talmente tanta potenza che di fatto il cd arriva in più di un’occasione a lambire lidi thrash metal per quanto i riffs sono oculati e più che rifuggono gli stilemi del genere musicale svedese. Tuttavia la band cerca l’evocatività e l’orecchiabilità di certi primi Nightwish, se volete, ma vitaminizzati e molto più muscolosi e cionondimeno perfettamente bilanciati con le influenze corali delle tastiere e che aggiungono una veste sinfonica all’album davvero eccellente. Isabel nelle sue trame vocali, secondo me esagera e aggiunge delle linee vocali solo pulite e francamente abbastanza poco originali (e ripetitive, che rovinano “Vicious eyes”), e che esasperano il lato operistico e pomposo della band, finendo per realizzare un ibrido musicalmente potenzialmente buono ma che presenta influenze scollate tra i due musicisti, e che si notano visto che la musica va da una parte e le linee vocali dall’altra. Ed il cd è questo, sinceramente. Lo ripetiamo: non è brutto, e quello sopra citato è unico difetto vistoso, mentre per il resto è tutta una serie di piccoli dettagli che andrebbero affinati, tipo la musica che a volte ha bisogno di un po’ di respiro con qualche assolo, meno riffs probabilmente e anche qualche pausa vocale, nonché una qualità sonora migliorabile, perché questo è buona a livello di suoni ma anche un bel po’ caotica, visto che per esempio le tastiere non si sentono, tra l’altro.
Insomma: “Visions from Darkness” è il frutto di una band non ancora eccellente, ma che probabilmente qualcosa di buono in futuro può farlo, a patto che la macchina venga rodata meglio. In conclusione: allo stato attuale, promuovo la band per un motivo: per quanto imperfetto, il tessuto musicale della band potrebbe risultare interessante a qualcuno, in quanto potente e oggettivamente competitivo. Aspettiamo solo che in futuro sia valorizzato al meglio...
Track by Track
- Rise (Intro) S.V.
- Glamour of the black sun 60
- Call from the dead land 65
- Youth through fire 65
- Visions from Darkness (Intermezzo) S.V.
- Sad evil descent 70
- Say farewell 70
- Vicious eyes 55
- Night Bleeding 70
- Dagoth (Outro) S.V.
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 65
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
66Recensione di Snarl pubblicata il 03.01.2015. Articolo letto 873 volte.
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