Recensione

EP di debutto per i Pisani Sterminia, band che presuppongo essere giovane oltre che al debutto, e che con questo “Biohazard”, disponibile sia in digitale che in copia fisica, ci propone 5 canzoni per 19 minuti e 24 secondi di thrash old school.
Un Ep che come era logico aspettarsi, è pieno di alti e bassi. A partire dalla qualità sonora, che mette troppo in risalto la batteria e che possiede un rullante con un sound fin troppo secco e strano, che rende il sound della band troppo potente. Musicalmente, invece, le cose migliorano per i primi tre brani, dove nonostante alcune pecche di gioventù e arrangiamenti non ottimali (il cantato durante il rallentamento della prima canzone), si riesce comunque ad andare bene all’inizio di “Ground Zero” e della migliore del lotto “Back to War”. Purtroppo però, da qui in poi la band fatica un po’ in quanto a nuove idee e soluzioni stilistiche, e sentiamo fin troppi richiami a “Kill em all” dei Metallica in “Kill in vain” con riffs davvero banali, e una title track discreta ma nulla di più.
Insomma: per gli Sterminia è l’inizio e si vede. Per quanto questo EP non sia certo da disprezzare, costituisce il primo passo di una band e poco più che in un genere musicale molto competitivo come questo può e deve migliorarsi per evitare di finire nell’anonimato. Se siete interessati a nuovi nomi in ambito thrash old school, provate a dare un ascolto a questi ragazzi.

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