Manhunt «Manhunt» [2014]

Manhunt «Manhunt» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
04.01.2015

 

Visualizzazioni:
1967

 

Band:
Manhunt
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Titolo:
Manhunt

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Davide Quinto :: Vox
Massimo Ventura :: Guitars
Alessandro Gagliardi :: Guitars
Alessandro Massa :: Bass
Lorenzo Somma :: Drums

 

Genere:
Extreme Thrash Metal

 

Durata:
39' 45"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2014

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ancora Piemonte e nella fattispecie Torino sulle nostre pagine, e ancora una volta Thrash Metal da questi Manhunt, che arrivano al loro primo album autoprodotto.
Tuttavia, qui non siamo di fronte ad un disco old school o almeno presupposto tale: siamo di fronte a una band che fa della varietà sovrapposta a un substrato Thrash il proprio trademark. Fondamentalmente, infatti, qui ogni canzone cambia leggermente le coordinate stilistiche della band; non meravigliatevi pertanto se durante l’ascolto dell’album passerete da una Thrash oriented alla Metallica “Vendetta”, ad una opener “Satana” che ha perfino qualcosa di così cupo da farli arrivare a toccare punte black/thrash, passando per una “Blast the sun away” che alterna death/thrash, thrash e metal moderno con tanto di ritornello pulito, per una “World fire” dove si abbraccia largamente il death melodico dell’ultimo Dissection, e tutto questo passando per altri capitoli di quest’album che spaziano dai Testament all’heavy metal più classico, sia quello più epico che quello più atmosferico.
E il bello è che l’equilibrio magari può spiazzare sulle prime, ma poi si ha la netta impressione che questi Manhunt sanno come fare per disporre le proprie influenze in maniera intelligente e non alla rinfusa, giocando la carta dell’ecletticità direi bene e rendendo questo cd molto interessante e caratteristico proprio per questo motivo. Non credo che questo album possa essere particolarmente prediletto dai thrashers più classici, ma detto questo c’è una nicchia di pubblico in questo genere che apprezza questo thrash metal che non disdegna influenze sia di altri generi che più moderne (attenzione, ho detto “moderne”, non ho detto “core”) ma senza andare a scapito dell’aggressività. E in questa nicchia di pubblico il feedback che potrebbero ricevere i Manhunt a mio avviso è forte, per l’originalità non a scapito della potenza. È anche vero, poi, che non sempre i Manhunt riescono a fondo nell’obiettivo, visto che “The Drones” si allontana troppo dai generi di competenza di questi ragazzi, e che “Priestholocaust” fallisce un po’ l’obiettivo con blast beats inopportuni e riffs banali, ma la cosa non è grave visto che c’è in quest’album ben altro da sentire, e visto anche che sinceramente trovo peggiore il fatto di atteggiarsi da thrashers anni 80 e poi non esserlo nella musica.
Disco dunque eccentrico, non perfetto, ma molto interessante, consigliato all’acquisto per la fascia di pubblico suddetta.

Track by Track
  1. Satana 75
  2. Blast the sun away 75
  3. World fire 75
  4. Gates of hell 80
  5. Magdeburg 80
  6. The Drones 65
  7. Priestholocaust 65
  8. Vendetta 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
75

 

Recensione di Snarl pubblicata il 04.01.2015. Articolo letto 1967 volte.

 

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