Gorganera «Proximi Divinitatis» [2014]
Recensione
Secondo full length corto e autoprodotto per gli aretini Gorganera, fautori di un metal molto più death che black in queste 5 tracce più intro per appena 30 minuti e mezzo di musica, caratterizzato da un filo logico col precedente full length (si tratta di una trilogia) a livello di tematiche.
Ora, per quanto la band ci prova e ci riprova, il risultato raramente esce fuori dallo status di “bello ma tutto sommato di nicchia”, poiché sicuramente i Gorganera hanno lavorato sulla compattezza e sui suoni, questo lo si sente visto che il cd è molto curato in questi aspetti, ma a livello compositivo questo stile si adagia su di uno standard discreto e che solo a volte impenna. Se infatti una opener “Dei Ora” inizia bene ma plana subito in tempi lenti e senza molto impatto, ci pensa una “Fatum unica veritas est” a risollevare le sorti, grazie ad una maggior compattezza generale e una certa qual varietà che sopperisce e controbilancia dei riffs semplici. E diciamo che sia il pregio che il difetto di questo album sono già stati detti: fondamentalmente la band punta su di un death metal compatto anche se non articolato o complesso, con riffs più semplici derivati dal black metal, ma dove la brutalità non è sempre presente, e soprattutto dove le variazioni su questo stile finiscono per pescare un po’ alla cieca, tipo delle sgradevoli influenze core nell’ultima canzone. Peccato perché per il resto il brano va bene e soprattutto quando la band ingrana riesce a darci un gran brano come “Veleno”, simile addirittura a certi Necros Christos, mentre “Fossa comune” è discreta e ti fa pensare cosa sarebbe potuto essere questo brano quasi tutto veloce fino al penultimo minuto della canzone.
Ne risulta un cd potenzialmente buono, ma che chiede a gran voce più velocità e brutalità, e forse anche uno stile sicuramente compatto ma che vada più al sodo senza lungaggini. Disco consigliato per i fans più sfegatati del Death/Black Metal underground, gli altri ci dessero un ascolto preventivo.
Track by Track
- Intro S.V.
- Dei ora 65
- Fatum unica veritas est 70
- Fossa comune 65
- Veleno 75
- Proximi Divinitatis 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 65
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
67Recensione di Snarl pubblicata il 19.02.2015. Articolo letto 923 volte.
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