Will Wallner & Vivien Vain «The Battle Of Clyst Heat» [2014]

Will Wallner & Vivien Vain «The Battle Of Clyst Heat» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
28.02.2015

 

Visualizzazioni:
1074

 

Band:
Will Wallner & Vivien Vain
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Titolo:
The Battle Of Clyst Heat

 

Nazione:
U.s.a.

 

Formazione:
Vivien Vain - Vocals
Will Wallner - Guitar
Bjorn Englen - Bass
Giovanni Durst – Drums
Vinny Appice - Drums on tracks 4, 8
Carmine Appice - Drums on track 5
Tony Franklin - Bass on track 5
Neil Murray - Bass on track 8
Don Airey - Keys on track 8

 

Genere:
Hard Rock / Classic Heavy Metal

 

Durata:
44' 19"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2014

 

Etichetta:
WormHoleDeath
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Non è la prima volt ache su Metalwave si recensiscono gruppi con dei turnisti famosi, ma davvero famosi (guardate la formazione, tanto per darvi un’idea), ma incredibile ma vero, non sempre il risultato garantisce qualità. Intendiamoci: “The battle of the Clyst Heath” non è certo un brutto album, ma tralasciando una traccia d’apertura che in realtà è un rifacimento e una cover conclusiva, queste 6 tracce più le altre 2 di quest’album si salvano giusto perché pur non essendo per niente originali, almeno hanno di buono che un certo tiro ce l’hanno.
Mi spiego meglio: in quest’album rock/metal, anche AOR forse, il senso di scolastico è molto forte. Gli arrangiamenti ci sono e sono buoni, la chitarra per tutto il tempo svolge un lavoro egregio e la voce è buona, ma emozionalmente alla fine è roba già sentita, fin troppo poco originale e riletta manieristicamente. La seconda e la terza traccia hanno impatto, ma la voce si limita a fare il minimo indispensabile come se non potesse intrecciarsi con la chitarra, che invece domina la scena e che relega gli altri strumenti in disparte; non che questo sia di per sé un male, ma lo diventa se poi, come nella title track, i brani diventano tutt’altro che dinamici o rifiniti. Praticamente si parte con qualche buon riff, un po’ di cantato, e si finisce là, con solo la parte centrale dell’album ad essere convincente, in quanto nonostante la sostanza stilistica non cambia, almeno è più rifinita e fresca, direi quasi più ispirata.
Insomma: pur non brillando per inventiva o per feeling, “The battle of the clyst heath” potrebbe comunque piacere a qualche fan innamorato della chitarra elettrica e questo tipo di musica, per quanto derivativo, potrebbe essere apprezzato dagli amanti sfegatati dell’AOR. Un successo di nicchia, ma comunque un successo dunque, anche se secondo me per ciò che fa la chitarra in quest’album, si può fare molto meglio.

Track by Track
  1. Blade runner S.V.
  2. The Wars Of The Roses 60
  3. Visions of home 60
  4. Eye Of The Storm 70
  5. Black Moon 70
  6. You Won't Take Me Alive 65
  7. The Battle Of Clyst Heath 60
  8. The Loner (Gary moore cover) S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
64

 

Recensione di Snarl pubblicata il 28.02.2015. Articolo letto 1074 volte.

 

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