Raw In Sect «Blue Haze» [2014]

Raw In Sect «Blue Haze» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
03.03.2015

 

Visualizzazioni:
1859

 

Band:
Raw In Sect
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Titolo:
Blue Haze

 

Nazione:
Grecia

 

Formazione:
Jim Alexiou - Drums
Ilias Platanitis - Bass
Kostas Diamandis - Vocals, Guitars
Stathis Efstathiou - Guitars

 

Genere:
Metal / Alternative / Thrash / Progressive

 

Durata:
1h 0' 57"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2014

 

Etichetta:
WormHoleDeath
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ottimo album per i greci Raw in Sect, un nome che potrà non essere incoraggiante, ma che in realtà nasconde una band dalla personalità ben fondata e molto apprezzabile in questo loro secondo album chiamato “Blue haze”.
Non è facile per una band fare un cd di 61 minuti, e tantomeno lo è se si prova anche ad essere originali e a sperimentare mixando i generi musicali, ma credetemi se vi dico che i RiS ce la fanno eccome. A parte infatti la opener, un rock/metal molto diretto, il cd comincia a mostrare la sua vera facciata con “All Instincts trip”, a volte groove e altre volte post/hardcore, con una interessante parte melodica finale, mentre la terza canzone cita addirittura gli Spiritual Beggars, e successivamente un tocco direi quasi stoner metal (ma prendete la definizione con le pinze), che si evince parecchio nella eloquente “Black Stoner”, mentre spunta addirittura una vena corale e col violino nella quinta canzone!
Confusi? Lo credo bene, eppure (senza dilungarci oltre nella descrizione delle canzoni) la bellezza delle canzoni di “Blue haze” sta proprio nel fatto che questi equilibri convivono a meraviglia, con una personalità che più che sfumata, ingloba tanti generi musicali e li fa propri, rendendoli perfettamente amalgamati tra di loro, ed è proprio questo che rende quest’album così ben riuscito, un vero e proprio album camaleontico che di tra una canzone e l’altra si rimette in gioco senza suonare mai astruso, e che fondamentalmente dalla seconda alla sesta canzone non sbaglia neanche un colpo.
Poco da dire: ottimo disco. La fascia di pubblico toccata da questo cd è davvero vasta per tutti i generi che vengono toccati, ma citarne uno invece che un altro sarebbe davvero un delitto. Meglio dire che la band è consigliata a chiunque abbia una passione per il metal non estremo contaminato, ma anche chi non è avvezzo a queste sonorità qui può trovare un’ottima fonte di ispirazione. Molto consigliato. Un altro certo da parte della Wormholedeath.

Track by Track
  1. On the run 75
  2. All Instincts Trip 80
  3. Cutting My Skin 80
  4. Black Stoner (Part I & II) 80
  5. Abeer Qassim Hamza (A Glowing Shade) 85
  6. Blue haze 80
  7. Migraines (Intermezzo) S.V.
  8. Drowning in the Norm 70
  9. High On Waves 80
  10. 10th Circle (Intermezzo) S.V.
  11. Ipazia 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
78

 

Recensione di Snarl pubblicata il 03.03.2015. Articolo letto 1859 volte.

 

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