Frank&Stein «Dirty Love» [2015]

Frank&stein ĞDirty Loveğ | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
14.03.2015

 

Visualizzazioni:
1558

 

Band:
Frank&Stein
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Titolo:
Dirty Love

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Francesco Andrei :: All instruments

 

Genere:
Rock

 

Durata:
38' 13"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
10.01.2015

 

Etichetta:
M.A. Production
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il nuovo album di Frank&Stein, questo “Dirty love” edito per la M.A. Productions è uscito, e grosso modo conferma ciò che ho detto su questa webzine per la recensione di un suo disco precedente: volendo non è male, ma c’è solo questo e musicalmente latita tutto il resto.
Stavolta il nostro Francesco Andrei propone un sound che spazia da certa musica dark fino a passaggi più alternative, passando per un paio di episodi acustici finali, discretamente azzeccati in quanto a resa complessiva, ma l’album è realizzato in una maniera che definire “al risparmio” è un eufemismo. I suoni sono quelli di un demo qualsiasi, la realizzazione delle canzoni spesso è lacunosa non tecnicamente ma da un punto di vista prettamente formale, dove gli arrangiamenti sono scarsi, le canzoni sono spesso tagliate con dei fade out che sembrano aggiunti col windows movie maker, e strumenti a fiato ridicolmente finti, come quelli in “Old blind dog”. Sembra davvero di sentire un demo fatto alla meno peggio degli anni 90, solo che se allora c’era la scusante che i mezzi erano realmente pochi, oggi sembra che questo progetto si ostina a registrare come allora queste canzoni, che magari come mood ci azzeccano in più di qualche occasione, come nella buona opener e nella stessa “Old blind dog”, che se non era per quel difetto detto poc’anzi era pure un bel brano alla Christian Death. Il resto è semplicemente lasciato a deperire.
Insomma: io non ho parole. Il voto finale rappresenta bene cosa provo per quest’album: di per sé le canzoni sono anche buone, pur se a volte un po’ scollate come influenze, ma la realizzazione del disco è talmente pedestre che praticamente ciò che c’è di buono viene deturpato. E non mi si venga a dire che il nostro Francesco Andrei forse voleva un suono volutamente underground, ché quei tempi sono passati e suonare retrò necessita pur sempre di un minimo di aggiornamento. Sinceramente, io non capisco.

Track by Track
  1. The truth about love 65
  2. Two girls one beer 60
  3. Seven days 55
  4. Old blind dog 60
  5. Asteroid 55
  6. Red 65
  7. Breakaway 55
  8. Eldorado 65
  9. The promise 60
  10. Dirty love 60
  11. La nona carta 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 30
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
59

 

Recensione di Snarl pubblicata il 14.03.2015. Articolo letto 1558 volte.

 

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