Melody Fall «The Shape of Pop Punk to Come» [2014]

Melody Fall «The Shape Of Pop Punk To Come» | MetalWave.it Recensioni Autore:
F »

 

Recensione Pubblicata il:
15.03.2015

 

Visualizzazioni:
1757

 

Band:
Melody Fall
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Titolo:
The Shape of Pop Punk to Come

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Fabrizio - voce, chitarra
Davide - chitarra
Pierandrea - basso, voce
Andrea - batteria

 

Genere:
Pop Punk / Alternative / Rock

 

Durata:
1h 0' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
25.11.2014

 

Etichetta:
Radtone Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
RockShots
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Recensione

Per chi non lo sapesse - e qua sto fornendo degli utili collegamenti ipertestuali vecchia maniera, nonché spunti di ascolto solitamente esterni a queste pagine - anni fa i Refused editarono un album intitolato "The Shape of Punk to Come" e, ancora prima di loro, Ornette Coleman con "The Shape of Jazz to Come".
Quando intitoli così un disco devi essere piuttosto ambizioso, nonché sicuro dei tuoi mezzi. Un titolo così equivale a dichiarare che d'ora in avanti quel genere si farà così, che tra tot anni quel genere sarà ridefinito così come tu hai anticipato. Non è poco: nessuno conosce il futuro, checché se ne dica, e tantomeno nella musica, nel campo della creatività, c'è qualcosa di cui si possa predire l'andamento o dettare l'evoluzione. Ma tant'è, ogni evoluzione e scoperta abbisogna di qualche pioniere, e, se non ci fosse stato il disco-bomba dei nordici Refused, che molti "punk" moderni probailmente non conoscono perché nato fuori dalla California assolata e disagiata, molto probabilmente non ci sarebbero state una miriade di (pop)punk band di fine '90 - inizi '00 e di conseguenza neppure i Melody Fall.
Ora, i quattro torinesi editano sicuramente musica moderna e assolutamente contemporanea, nonostante il punk e i chitarroni ammicchino almeno al decennio scorso. I suoni sono curatissimi, precisi, statunitensi, gli arricchimenti di synth ed elettronica catchy e subdoli al punto giusto, la voce utilizzata con perizia (sempre interessanti i giochi a due voci, come anche gustosi e spiazzanti sono i cambi di registro del cantante, che potrebbe benissimo farsi passare per una donna - anzi una riot grrrl).
Meno patina, più istinto e sporcizia piuttosto che pulizia avrebbero sicuramente giovato a far capire che l'ambizione dimostrata era, in qualche modo, all'altezza del titolo.

Track by Track
  1. Yours, sincerely 65
  2. We celebrate the punk to come 70
  3. Easy without you 60
  4. Waiting violently 60
  5. Lover spy 65
  6. Laura 60
  7. Infection 60
  8. Running 60
  9. Ocean door 60
  10. Tutorial, how to make a pop punk song 60
  11. Frankie's coming back 60
  12. Senbon zakura (Wagakki band cover) 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
63

 

Recensione di F pubblicata il 15.03.2015. Articolo letto 1757 volte.

 

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