Recensione

Bel secondo album di questo quartetto svizzero che in circa 54 minuti ci consegna questo “Oniricon”, facile facile da ascoltare e da gustare, che non fa altro che confermare la passione per questi ragazzi del buon vecchio rock n roll. Sporadici richiami ai Sabbath, altri sparuti richiami da Iggy Pop e ai Jet, un po’ di 70ies e tanto divertimento con un po’ di sonorità alla Danzig, questo è ciò che troverete in questo disco, che parte dalla semplice ma incisiva “Too late” alla leggermente più moderna “Futureman”, per poi tornare al vecchio blues/rock di “Jane” e alle sonorità più mosse e da singolo di “Chemistry”, migliore del lotto, insieme alla Danzig oriented “Volcano”, il tutto mentre la band proprio non ne vuole sapere di fare una ballad, e con sonorità che (siamo d’accordo) sono classiche e forse anche un po’ già sentite, ma che un po’ di vibrazioni ce le comunica e che riesce a marchiare sempre a fuoco i brani con una ottima chitarra solista, sempre a tiro, e alcune trame compositive del cantante davvero riuscite.
Per il resto, non illudiamoci: “Oniricon” non è miracoloso e i Those Furious Flames non sono qui per spaccare le montagne, visto che comunque per quanto fatto bene l’album resta sempre un po’ viziato dal fatto che più che suonare fresco, va sul sicuro proponendo stili ben fatti ma pur sempre classici e suonati da qualcun altro in precedenza, quindi l’originalità non è di casa, ma per fortuna lo è la genuinità. Se un disco semplice rock è ciò che fa per voi, perché non dare una chance a questa band?

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