V-Anger «In Shovel We Trust» [2014]
Recensione
Molto spesso gli album di esordio di numerose band ne decretano sin da subito la capacità componentistica/stilistica trascinandosela a volte negativamente per tutta la lunga o breve carriera musicale con esiti maggiormente negativi che ne amplificano solo ed esclusivamente disaffezione da parte sia della critica che di chi ha o meno la fortuna di ascoltarli, per caso, in qualche locale di periferia. Fortunatamente questi V-Anger con il loro album di esordio “In Shovel We Truth” non rientrano in questa categoria di band ed il motivo è molto semplice: sanno suonare. Ma il saper suonare è limitativo perché questi ragazzi offrono in sostanza qualcosa di particolare, un qualcosa che balza alle orecchie di chi è cresciuto negli anni ’90, oramai qualche decade fa, a suon di pane e Thrash/Death Metal/Hard Rock e chi più ne ha più ne metta con gruppi del calibro di Sepultura, Slayer, Testament, Machine Head ecc. Il mix offerto da questa band è strepitoso, riff carichi di metallo che ti arriva subito in testa e che pista di brutto. Sembra di essere, per l’appunto, tornati indietro nel tempo all’apice di tutto. Questo quartetto milanese è uniforme e nello stesso tempo consapevole del tipo di suond che trasmette e dell’effetto che produce nell’ascoltatore; è incredibile percepire in ogni singola canzone di questo full lenght quei tratti essenziali di stile che vanno a pizzicare la coda di coloro che un tempo erano i “Gli Dei del Metal”. Il disco si apre con “Revence” pezzo grezzo e ignorante che mette subito in risalto questo particolare e ritrovato sound, il lead guitar ricorda un Andreas Kisser dei bei tempi. La carrellata dei brani è notevole nel complesso, “About World” è una vera botta, offre una tempistica di esecuzione che ricorda i Machine Head in accelerazione; “Sodiers of Pain” un macigno energetico che spazza via qualunque dubbio sulla onesta bravura di questi ragazzi. Buona anche l’esecuzione riuscita della cover dei Sepultura “Biotech is Godzilla” inserita nella track list, i rimanenti brani, sempre realizzati con chitarre accordate sottotono miste ad un sound di grande impatto, meritano di essere ascoltati tutti di un fiato, ovviamente ad un volume fuori dal comune. Un disco da avere e che non andrà a finire nel dimenticatoio.
Track by Track
- Revence 80
- No More 80
- About World 75
- Mad For Hate 75
- Soldiers Of Pain 75
- First Angel 75
- Biotech is Godzilla 80
- Slaughterhouse 75
- This Is My Life 90
- My Land S.V.
- Dead Man Walking 70
- Hate For All 75
- V-Anger 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 80
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
77Recensione di Wolverine pubblicata il 03.04.2015. Articolo letto 2061 volte.
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