Jungle Julia «Jungle Julia EP» [2015]
Jungle Julia
Titolo:
Jungle Julia EP
Nazione:
Italia
Formazione:
- Jungle Chris :: voce
- Jungle Cris :: chitarra
- Jungle Dany6 :: batteria
- Jungle Loris :: basso
- Jungle Ste :: chitarra
Genere:
Death Punk
Durata:
16' 27"
Formato:
EP
2015
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Questi italianissimi Jungle Julia, il cui nominativo fa immediatamente pensare alla bella Dj di Austin, nel film Grindhouse del mitico Quentin Tarantino che, dopo aver trascorso una “notte brava” insieme ad altre due amiche all’interno del Guero’s al Texas Chili Parlor muore tragicamente, in senso splatter, per un frontale con la diabolica autovettura nera condotta dall’ex stuntman Mike, si attivano con la giusta prepotenza nel circuito Metal e, dopo essersi formati nel 2013 ed aver partecipato ad diversi eventi live, propongono questo primo Ep in chiave Death Punk Metal. L’Ep, il cui titolo corrisponde al nome del gruppo, presenta cinque tracce cantante in lingua madre con un tenore aggressivo che dà modo di comprendere pienamente il contenuto dei testi e l’impegno apportato dai singoli componenti. Da un punto di vista oggettivo, le tematiche affrontate e cantate dalla band non sono altro che teoremi matematici e film horror di serie b applicati al vivere quotidiano, alle soprese, alle vittorie e alle sconfitte che la vita ci riserva ogni giorno. Ad aprire le danze ci pensa “Inferno in L 2”, un brano dove si avverte sin subito, che la sintonia in chiave Punk /Death non manca affatto grazie anche ai distorti che, seppur grevi, risultano ben scanditi; è poi la volta di “Guinea Pig” dove il Growl d’apertura e l’andamento complessivo del brano ci fanno capire che questo genere musicale è brutto, sporco e anche cattivo se eseguito in maniera completa; il terzo brano dal titolo “Claustrofobia” prende a poco a poco il via con l’intro di un riff a ritmata multipla che determina un discreto andamento generale; poco convincente il guitar solo. Con “Fukushima” suonata quasi in controtempo in una specie di grunge stile bleach, si risintonizza in poche battute con la ritmica che oramai li contraddistingue rientrando nei giusti binari. Conclude l’Ep “Elmer”, brano convincente grazie alla velocità d’esecuzione che pista correttamente senza alcun cenno di cedimento. Per essere un primo Ep il lavoro sostanzialmente dimostra che questa band ha le carte in regola; è ovvio che più si va avanti e più si può migliorare con l’energia e il dinamismo giusto, cosa di cui questi ragazzi credo siano ben consapevoli. Attenderemo per vedere questi risultati con la successiva registrazione del prossimo Ep che gli stessi hanno dichiarato di avere già in cantiere.
Track by Track
- Inferno in L2 65
- Guinea Pig 65
- Calustrofobia 60
- Fukushima 65
- Elmer 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 50
- Qualità Artwork: 50
- Originalità: 65
- Tecnica: 60
Giudizio Finale
60Recensione di Wolverine pubblicata il 13.04.2015. Articolo letto 740 volte.
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