Recensione

La Drown Within immette sul mercato un interessante split tra Dementia Senex e Sedna, due bands di Cesena delle quali la prima sguazza tra sonorità post metal completamente, mentre la seconda lo mixa un po’ con il black metal, con due tracce che raggiungono in totale la durata di 15 minuti e mezzo.
Ora, delle due bands preferisco i Sedna, band che scoprii da live nel 2012 a Roma di spalla ai Taake, e che mi colpì per il mood intenso e massiccio delle loro canzoni nonché per una eccellente resa live. Il brano qui presentato in realtà subisce una influenza post nettissima rispetto ai brani già pubblicati da live, che tuttavia mi colpisce per una vivacità compositiva davvero avvincente e una confermata potenza dei riffs, che rendono questo “Red shift” un brano parecchio a tiro. Anche bene, ma molto più nella media, i Dementia Senex, che propone con questo “Blue dusk” un brano dove ci sento il fatto che è tipicamente post metal, quindi abbastanza scevro da influenze stoner o sludge, ma che invero mi sembra tutto qua quello che ha da dire. Lo ammetto: a volte il post mi annoia in quanto in quanto certe bands del genere si dimenticano di una certa qual dose di originalità oppure abusano di moods compositivi talmente smussati da risultare smorti e insapori, e sinceramente credo che il secondo sia il caso di questo brano dei DS: “Blue dusk” fatica a tenere la mia mente concentrata sul brano.
Ad ogni modo, questo split è abbastanza buono. Se siete fans del genere più post provate a dare una chance a questo disco.

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