In Tormentata Quiete «Cromagia» [2014]

In Tormentata Quiete «Cromagia» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
18.04.2015

 

Visualizzazioni:
2374

 

Band:
In Tormentata Quiete
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Titolo:
Cromagia

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Maurizio D'Apote :: Bass
Francesco Paparella :: Drums
Lorenzo Rinaldi :: Guitars
Antonio Ricco :: Keyboards
Marco Vitale :: Vocals
Irene Petitto :: Vocals
Simone Lanzoni :: Vocals

 

Genere:
Emphatic Music / Folk-Progressive-Theatrical-Black Metal

 

Durata:
55' 17"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
17.11.2014

 

Etichetta:
My Kingdom Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Si sa: gli In Tormentata Quiete in questi anni hanno ricevuto un sostanziale successo, e non certo per quella porcheria chiamata “Black dogs from hell” quanto per motivi veri e propri. D’altronde, se la My Kingdom Music li ha assoldati per quest’album un motivo ci sarà.
Per questo album, come il nome ci fa capire, gli ITC parlano della magia dei colori, della rappresentazione di questi colori per dipingere uno stato d’animo umano tramite una musica che è più Progressive che altro, evidente nella dicotomia di brani dedicata al verde, al limite un po’ più post rock nella fase riguardante il blu, e solo a tratti la musica si contorna di parti più attinenti al metal, come nelle due canzoni finali. Il risultato non sarà psichedelico come altre bands che hanno affrontato questo tema, non sarà un caleidoscopio di emozioni come Alcest, ma non è questo il punto di “Cromagia”: questo cd non fa della psichedelia un suo trademark, bensì prende delle differenze di emozioni umane e le descrive in musica, rappresentandole poi con un colore. Riuscendoci, non c’è che dire. Per un risultato che probabilmente non affascinerà dal punto di vista comunicativo, ma che senz’altro lo farà dal punto di vista composizionale, dove qui troverete 5 canzoni dal buon gusto melodico e dagli innesti di voce femminile sempre ben a tiro e molto ben incastonati, che quasi mai puntano ad un attacco diretto dei brani, e che invece puntano a delle introspezioni musicali efficaci nel complesso della canzone, non in qualche dettaglio, di cui i migliori episodi sono senz’altro la vibrante parte riguardante il Verde anzitutto, e la romantica parte riguardante il blu. Come unico consiglio, propongo alla band di tagliare definitivamente gli elementi metal estremo, davvero marginali e che non cambiano la sostanza dei brani. Considerateli una band progressive, al limite con elementi Avantgarde tipo Vintersorg, ma neanche più di tanto, ed è proprio agli amanti di questo genere musicale che il cd è consigliato.

Track by Track
  1. Blu 75
  2. Il profumo del blu 75
  3. Rosso 70
  4. Il sapore del rosso 70
  5. Verde 80
  6. Il sussurro del verde 80
  7. Giallo 70
  8. La carezza del giallo 70
  9. Nero 70
  10. La visione del nero 70
  11. InVento 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
74

 

Recensione di Snarl pubblicata il 18.04.2015. Articolo letto 2374 volte.

 

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