Upon Graves «Ravenous Chaos» [2014]
Recensione
Sulla loro biografia c’è scritto che gli Upon Graves da Tampa, Florida, si rifanno a “Dissection, Watain, Horna, Behexen!”. Magnifico, andiamolo a sentire allora. Il risultato? Una delusione quasi completa.
Voglio essere sincero: io non so quanta esperienza abbiano questi Upon Graves, ma il risultato è ben lungi anche dal solo avvicinarsi ai livelli delle bands amate e citate da questo duo. Lo si sente si da subito nella opener: il black metal suonato qui è scontato e manieristico, non è inascoltabile, non è un demotape suonato catastroficamente male, ma i riffs sanno molto di già sentito, di per niente imprescindibile e di band acerba e molto, troppo giovane. Non giova purtroppo una batteria che va molto spesso piano, e siamo dunque ben lontani dalla tempesta sonora di bands come i numi tutelari degli Upon Graves. Sennonché, quando il gruppo lo dai ormai per spacciato, arriva la bella “Descended from the devil”, una canzone bella e dal buon giro di chitarra, magari non originale e tutto ciò che volete, ma dall’effetto triste e riuscito. Lo stile vagamente positivo è confermato da “Hell’s beauty”, ancora una volta niente di speciale ma apprezzabile, insieme a “Morning star”. Da qui in poi, infine, gli Upon Graves si trascinano stancamente alla fine dell’album, con tre brani finali brutti e malriusciti, dove rispettivamente la sesta canzone sembra appena abbozzata, la settima funziona più come brano stoner che come brano black metal, e con l’ottava che sembra death/thrash svedese.
Sinceramente, non so di preciso cosa pensare su questi Upon Graves: si tratta di ragazzi giovani che hanno fatto un full length autoprodotto troppo presto e che col tempo sapranno fare di più e meglio, o si tratta di una band che a parte questo non sa fare altro e le cui belle canzoni sono fortuite? Lo dirà il tempo. Nel frattempo, il cd è ascoltabile e scaricabile gratuitamente su bandcamp, fatevene un’impressione voi. Per me, sufficienza scarna per via di qualcosa di positivo e come incoraggiamento.
Track by Track
- Embraced by eternal darkness 60
- Burning blackthorn 65
- Descended from the devil 70
- Hell’s beauty 70
- Morning star 70
- Ruler of the eastern throne 55
- The shadow of death 55
- Leviathan 55
- 11 in 1 - Outro S.V.
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 60
- Tecnica: 60
Giudizio Finale
63Recensione di Snarl pubblicata il 23.04.2015. Articolo letto 928 volte.
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