Hate Profile «Opus I: The khaos hatefile» [2005]
Hate Profile
Titolo:
Opus I: The khaos hatefile
Nazione:
Italia
Formazione:
Amon 418 - tutti gli strumenti e voce
Grom - batteria (guest)
Genere:
Durata:
43' 0"
Formato:
2005
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Odio. Odiare, essere odiati, sentirsi odiati, sentirsi estranei quasi alieni, provare quello che al di fuori di sé non si riesce a trovare. Queste sono le sensazioni che questo disco riesce ad ispirare, e dato che il nome del gruppo è Hate Profile, la sensazione di odio e fredda estraneità che permea questo lavoro ti fa pensare che i nostri hanno colto in pieno. Un'altra scelta azzeccata quindi quella della romana Cruz del Sur Music che produce il primo lavoro della trilogia, "The Khaos Hatefile" appunto, tre quarti d'ora circa di black metal piuttosto furioso sparato e senza compromessi ma ben suonato e bene arrangiato, le cui principali influenze penso si possano trovare in gruppi swedish black come Marduk, Naglfar e perché no anche Dissection. Gli Hate Profile sono sulla scena ormai dal 1998 come progetto solista di Amon 418, ma sono arrivati solo nel 2004 a registrare questo primo full-length della trilogia, che in particolare è dei tre il disco "notturno, freddo e istintivo", di "odio senza scopo", come si legge dalla bio. A quanto mi sembra di capire i testi sono una parte molto importante per gli Hate Profile ma purtroppo non ve ne posso parlare in quanto non sono allegati al promo in mio possesso... "Opus I: the khaos hatefile" vanta collaborazioni importanti come Grom degli Ancient alla batteria, e si rivela un disco di black metal magari non originalissimo ma sicuramente dinamico, ben suonato, ricco di riff e spunti interessanti, con una produzione più che discreta che consente di distinguere bene tutti gli strumenti, con le chitarre che creano un vero e proprio "muro sonoro" per quasi tutta la durata del cd e con la voce che, pur non essendo il punto di forza del lavoro, fa la sua onesta parte. La grafica del cd è opera di Fabban degli Aborym, i pezzi sono di durata piuttosto lunga considerando che si tratta di black metal ma non è un problema in quanto non sono noiosi... In conclusione un giudizio sicuramente più che positivo per questo primo parto degli Hate Profile, personalmente vi consiglio di dare loro un'opportunità in quanto, chissà, potrebbero rivelarsi come uno dei nomi nuovi sulla scena black metal tricolore... Contattateli!
Track by Track
- Demons in me (intro to inferno) 70
- Bleeding black heart 80
- Veils that blind 75
- The darkened angel 80
- The day my feathers fell 75
- 17 empty rooms 80
- The khaos hatefile 75
- Recall to nothing 80
- Lapse of perfection 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 65
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
76Recensione di Heresy pubblicata il --. Articolo letto 1688 volte.
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