Anewrage «ANR» [2014]

Anewrage «Anr» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
15.05.2015

 

Visualizzazioni:
3064

 

Band:
Anewrage
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Titolo:
ANR

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Axel Capurro :: Vocals, Guitars
Manuel Sanfilippo :: Guitars, Backing Vocals
Simone Martin :: Bass
Alessandro Ferrarese :: Drums, Backing Vocals

 

Genere:
Alternative Metal

 

Durata:
44' 51"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2014

 

Etichetta:
Sliptrick Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
M&O Office
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Recensione

Non male questo debutto dei milanesi Anewrage, che in circa tre quarti d’ora ci propongono questo ANR edito dalla Sliptrick Records, label che sembra affinarsi sempre di più in quanto a sonorità moderne e per amanti di tutto ciò che finisce per “core”, ma che in questa sede fa anche riferimento a un po’ di alternative e varianti, come il post grunge nell’ultima canzone.
Il lato positivo di quest’album è dato da una accoppiata parecchio riuscita tra cantante e chitarrista. Il songwriting è vivace, variopinto e personale, che propone alcune caratteristiche dei vari generi proposti (cioè in ordine sparso: rock n roll, metalcore, nu metal, alternative e post) e li fonde in maniera riuscita tutti insieme grazie ad una evidente perizia tecnica e stilistica. Ne risulta così una manciata di canzoni versatili e un cd tutt’altro che monodirezionale, che stupiscono nell’opener “Ape’s legacy”, nella potente (e forse la mia preferita) “The backflip irony”, e nella rockeggiante e potente “Veins swell...”, dotata di un ritornello irresistibile, mentre una conclusiva “My land” finirà per spiazzarvi per via di sonorità post grunge inaspettate in quest’album, e tutte queste variazioni sul registro stilistico sono tenute perfettamente insieme anche per via di un cantante veramente bravo, che più che per estensione vocale, colpisce per il fatto che la sua voce riesce a tenere unite la varie influenze musicali, smussandone anche certi spigoli. L’unico difetto che imputo a questo “ANR” è dato dal fatto che la band prova a strafare qua e là. Per esempio, “Frozen light” è una ballad per sola chitarra e voce che sinceramente non mi sa di niente, mentre “Eye of the broken man” e “Rotten” possiedono un ritornello o una strofa che trovo poco combacianti e in conclusione per me questi due brani vanno perdendosi. Anche la copertina dell’album è qualcosa che mi delude, sebbene questo è un difetto che non intacca il voto più di tanto.
In altre parole: alcuni difetti, ma tanti pregi per questo “ANR”, fatto da una band che magari deve ancora delimitare bene il proprio sound, ma che mostra un entusiasmo e una vivacità compositiva apprezzabili e riusciti. Consiglio un ascolto ad ogni amante del metal moderno, al confine con l’alternative.

Track by Track
  1. Ape’s legacy 75
  2. Red wet lips 75
  3. The backflip irony 75
  4. Butterflies 70
  5. Nerveball 70
  6. Eye of broken man 65
  7. Rotten 65
  8. Veins swell and heart beats faster 75
  9. No more 70
  10. Still I don’t know 70
  11. Frozen light 60
  12. My land 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
68

 

Recensione di Snarl pubblicata il 15.05.2015. Articolo letto 3064 volte.

 

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