Perversion 99 «Declaration of War» [2015]

Perversion 99 «Declaration Of War» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
18.05.2015

 

Visualizzazioni:
2191

 

Band:
Perversion 99
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Titolo:
Declaration of War

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Matteo Dalainon :: Voce;
- Edoardo Ducci :: Chitarra;
- Simone Stramaccioni :: Chitarra;
- Francesco Vinci :: Basso;
- Lorenzo Manzi :: Batteria;

 

Genere:
Thrash / Heavy Metal

 

Durata:
43' 23"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
04.04.2015

 

Etichetta:
L.A. Riot Survivor Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Appassionati di storia i Perversion 99, romani doc, dopo un averci raccontato, pochi anni or sono, un passaggio dello storico periodo della “Belle Epoque” con il loro primo Ep d’esordio, questa volta, con una line up quasi tutta nuova di zecca, ci rendono partecipi di un significativo evento quale quello della prima guerra mondiale con il loro primo full lenght intitolato “Declaration of War” proponendo un sound che varia tra Thrash e Death ma dai tratti e dalle sonorità decisamente metalliche. I brani, alcuni dei quali per il genere proposto risultano un po’ troppo lunghi al punto da smarrire nel proprio interno chi si avvicina ad un genere come questo per la prima volta, tutto sommato risultano strutturati a dovere ma riterrei non proprio inquadrabili in un genere come quello thrash a differenza del precedente Ep. Il lavoro è decisamente molto vario per le iniziative proposte al punto da richiamare l’attenzione ad un sound dai tratti a volte anche sperimentali. Quanto al full lenght proposto il lavoro apre con “Kriegserklärung” un brano le cui sonorità ci riconducono agli Slayer offrendo un risultato soddisfacente; a seguire “The art of War” un brano composto in thrash’s style non troppo energizzato ma dal piacevole risultato; “per quanto attiene a “Sinful Saint” lo stile proposto appare quasi fusion dall’andamento grintoso e con un buon lavoro di basso; un andamento acustico introduttivo ci viene proposto nel brano più lungo del platter dal titolo “The Crimson Sultan” poi orientato su un sound dalle sonorità doom/thrash propone un andamento piacevole e ben cantato; il successivo “the Last Mission” dove la tematica trattata si ispira al Barone Rosso, ci offre un intro aggressiva poi contornata da una duttile esecuzione del basso quasi a flettersi nel momento in cui assume in più occasioni atteggiamenti sperimentali avvincenti. Brano molto interessante è “Ptsd” dove il genere proposto varia da sonorità quasi thrash a sonorità che tra fusion e alternative dall’esito interessante; dopo un intro non troppo avvincente viene proposta “Are Friends Perverted” dalla ritmica iniziale ben rielaborata da una vecchia canzone già ascoltata ma dall’avvincente accompagnamento in acustico come intermezzo; altro bel lavoro acustico è “Throught the Eyes of innocents” poi piegato da un riff metal cattivo il giusto e poi ricullata dall’arpeggio fiabesco; il lavoro si conclude con “Worse than Hell” brano spinto che a tratti ricorda un po’ i Maiden nell’andamento. Il lavoro appare non focalizzato su un unico genere musicale ma su una pluralità di generi ed influenze che nell’insieme potrebbero identificare il tutto in una sorta di metal tecnico le cui variabili appaiono in ogni caso ben eseguite ed individuabili.

Track by Track
  1. Kriegserklärung 70
  2. The art of War 65
  3. Sinful Saints 70
  4. The Crimson Sultan 65
  5. The Last Mission 65
  6. Ptsd 65
  7. Are Friends Perverted 65
  8. Throught the Eyes of Innocents 70
  9. Worse Than Hell 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
69

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 18.05.2015. Articolo letto 2191 volte.

 

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