New Disorder «Straight To The Pain» [2015]

New Disorder «Straight To The Pain» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
02.06.2015

 

Visualizzazioni:
2530

 

Band:
New Disorder
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Titolo:
Straight To The Pain

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Francesco Lattes :: Vocals
Fabrizio Proietti :: Guitar
Alex Trotto :: Guitar
Ivano Adamo :: Bass
Luca Mancini :: Drums

 

Genere:
Alternative Metal

 

Durata:
43' 58"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
23.01.2015

 

Etichetta:
Agoge Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ombre e luci per il nuovo album dei romani New Disorder, che con questo “Straight to the pain” ci confezionano un prodotto di circa 44 minuti di durata di ciò che loro definiscono “Alternative Metal”. Più o meno io concordo con questa definizione, e ci aggiungerei anche una bella spruzzata di metal moderno, che corrobora anche le parti nu metal e metalcore presenti.
Ma sono luci e ombre, perché se da un lato canzoni come la opener “Never too late to die” o la più metal oriented “Bitch on my wall” non sono male, senza contare anche la più calma “The perfect time” e “What’s your aim”. Il fatto però è che l’ispirazione compositiva va e viene, e questi bei brani sono anche alternati ad altri meno riusciti a mio avviso, come ad esempio il ritornello poco originale dei “Judgement day”, oppure le voci francamente uscite molto male nella title track, dove c’è una voce lirica che non mi piace perché è ridondante e non cambierebbe niente se non ci fosse, e il growl mi pare proprio brutto, nonché con volumi troppo alti, e non mi ha particolarmente colpito la ballatona acustica “Lost in London”, sulla quale i New Disorder sembrano puntare visto che ce l’hanno riproposta come canzone acustica, ma a me, sinceramente, sembra solo una ballad qualsiasi senza troppo mordente. Direi che questo è uno di quei casi in cui la band non ha di base qualcosa che non va, solo che forse serve una certa maggior resa da live delle composizioni, che tendono a essere un po’ tentennanti e che non vanno dritte al punto, rifugiandosi invece dietro tempi lenti un po’ fangosi e che rendono il disco manieristico. Come lato positivo, invece, va detto che la band va lodata per una certa qual voglia di originalità che non va a finire in tentazioni sparute di metal estremo, e per una manciata di canzoni oggettivamente belle. Probabilmente è solo una questione di mantenere costante l’ispirazione per più tempo, e forse per scremare qualche riff un po’ filler.
Per ora, do ai New Disorder un voto che premia l’ispirazione e la bravura anche se un po’ incostante di questi ragazzi, ma possono fare di più.

Track by Track
  1. Into the pain - Intro S.V.
  2. Never too late to die 75
  3. A senseless tragedy (Bloodstreams) 70
  4. Judgment Day 60
  5. Straight to the pain 60
  6. What’s your aim (Call it insanity) 70
  7. Lost in London 65
  8. Love kills anyway 60
  9. Bitch on my wall 75
  10. The perfect time 75
  11. The beholder 70
  12. Lost in London (Acoustic version) 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
68

 

Recensione di Snarl pubblicata il 02.06.2015. Articolo letto 2530 volte.

 

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