MainPain «The Empirical Shape Of Pain» [2015]

Mainpain «The Empirical Shape Of Pain» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
05.06.2015

 

Visualizzazioni:
2172

 

Band:
MainPain
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Titolo:
The Empirical Shape Of Pain

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Ronnie Borgese :: Vocals;
- Dave Valli :: Guitars, Screaming & Backing Vocals;
- Paolo Raffaello :: Guitars & Backing Vocals;
- Daniele Tamborini :: Bass;
- GianMarco Bonenti :: Drums & Backing Vocals;

 

Genere:
Heavy Metal

 

Durata:
1h 1' 27"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
03.04.2015

 

Etichetta:
Diverso M.C.

 

Distribuzione:
Punishment 18 Records
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Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Un concentrato di puro heavy metal ci viene proposto dagli italianissimi MainPain che, ormai all’attivo da molti anni, danno piena prova che la propria vena artistica non si è assolutamente affievolita con gli anni e ce lo dimostrano con questo full lenght dal sound potente e calibrato, intitolato “The Empirical Shape of Pain”, proposto con riff taglienti e con un cantato dalle tonalità calde che ben si amalgama con le perfette ritmiche composte. Altro elemento che gioca a favore di questa band è rappresentato dall’ottima produzione che ha forgiato un lavoro di studio eccelso dove emergono in maniera assolutamente brillante i tratti compositivi e stilistici del quintetto. Il platter proposto in dieci brani si rileva, brano per brano, eseguito con una certa eleganza a cominciare dall’intro “The Arrival” dai tratti quasi ipnotici, che anticipa il primo vero effettivo brano “The Healer” proposto con un riff pregno di dinamismo pronto a trascinare con se l’intero brano dalla buona andatura ritmica e dall’altrettanto ottima esecuzione canora; si prosegue con la successiva “Blood Arena” dal riff in rapida esecuzione e dall’andatura martellante con perfetti fraseggi in distacco che ne rendono veramente merito. “Kiss of Death” dalla partenza quasi forsennata in grado di eliminare ogni ostacolo grazie all’ ottimo connubio strumentale e ritmico poi attraversato da momenti pacati offerti in un acustico; ottimi anche i lead proposti. “Cleopatra” che nei suoi nove minuti di durata rappresenta senz’altro uno dei brani migliori del platter: ritmiche forsennate, andature che ricordano a tratti un po’ i Maiden e atmosfere dal sound orientale di sensazionale fattezza. “On the Run” si prosegue il viaggio con un’energia che non perde un colpo e non consente un attimo di recupero; “The Spiral” ricorda un po’ il sound metal anni ’80 ma sempre ritmicamente convincente; “Wake up the Sleeping Giant” brano di ben tredici minuti di durata dalla partenza quasi cullante in arpeggio acustico che poi si trasforma in un’alternanza tra pacato, dolce ed infuriato dimostrando l’ottima performance compositiva di questa band; impatto aggressivo ci viene proposto da “Reflex of event” brano pregno di ritmica e dall’eccellente dinamismo strumentale; chiude il platter l’arpeggio fiabesco e conclusivo di “The Empirical Shape of Pain”. Il platter dei nostri MainPain potrebbe essere un esempio d’ispirazione per molte band, trattandosi di un vero e proprio concentrato di puro heavy metal racchiuso in un lavoro assolutamente compatto, sinergico, essenziale, sempre pronto ad offrire sincere emozioni.

Track by Track
  1. The Arrival 70
  2. The Healer 75
  3. Blood Arena 75
  4. Kiss of Death 75
  5. Cleopatra 80
  6. On the Run 75
  7. The Spiral 75
  8. Wake up the Sleeping Giant 75
  9. Reflex of Event 75
  10. The Empirical Shape of Pain 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
76

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 05.06.2015. Articolo letto 2172 volte.

 

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