BlackWingedSheep «Red Sheep Red» [2015]

Blackwingedsheep «Red Sheep Red» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
06.06.2015

 

Visualizzazioni:
782

 

Band:
BlackWingedSheep
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di BlackWingedSheep

 

Titolo:
Red Sheep Red

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Pijper :: All instruments

 

Genere:
Postmetal

 

Durata:
32' 48"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
07.01.2015

 

Etichetta:
Sheep United Nation Production

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Da una one man band che dice di fare “Experimental Black Metal” (cito metal archives) lo sai che devi aspettarti qualcosa di strano, e quindi la cover ci potrebbe stare (il nome strano della band un po’ meno, francamente). Ma basta vedere cos’altro ha pubblicato questa band per capire che i Blackwngedsheep sono una band demenziale, visto che la parola “sheep” è ripetuta in quasi tutti i dischi e nelle copertine, e che titoli e durata delle canzoni sono goliardici. Aspettiamoci dunque qualcosa di parodistico. Ma anche così i BWS sono incomprensibili.
Il fatto è che “Red sheep red” suona strano, ma a parte la drum machine zanzarosissima e la chitarra dal suono diverso e in secondo piano, è chiaro che c’è qualcos’altro che non va, col primo brano che ha troppi riff e non va da nessuna parte, il secondo brano con strumenti aggiunti che però sono su un’altra scala musicale... Poi arrivi al brano numero tre, “Atom”, e capisci tutto intorno a 1:20, dove c’è un passaggio col tapping suonato male: questo cd è suonato malissimo, ma è la realizzazione tecnica che lascia davvero esterrefatti: io non so cosa sia successo in fase di registrazione, ma i brani suonano confusi per usare un eufemismo, l’andare a tempo qui sembra un optional, certi stacchi come a 1:25 dell’ultima canzone sono attaccati con la saliva, a 1:20 circa del penultimo brano non ho capito perché la chitarra di colpo esegue una partitura atmosferica, ma la drum machine non si ferma e continua a fare il tempo che stava facendo, a tempo o meno non ha importanza. In poche parole, “Red sheep red” sembra un disegno abbozzato da un grafico adulto e poi fatto continuare e colorare da dei bambini dell’asilo.
Siete confusi? Credetemi, anch’io. Fosse stato lo scherzo di qualche buontempone, pazienza, ignoratelo e via. Ma questo cd è stato fatto da uno che ha un po’ di esperienza avendo suonato nei Mater Tenebra e negli Stigmhate, tra gli altri, quindi io non capisco proprio come si possa pubblicare un album così frettoloso come questo. E soprattutto: registrare musica in questo modo e sperare che qualche gonzo ci caschi spacciandolo per “Experimental Black Metal” non è sperimentare o che altro: è una presa in giro nei confronti dell’ascoltatore, al quale onestamente consiglio di non perdere tempo con quest’album anche se si trova gratuitamente scaricabile da bandcamp. Non ne vale la pena. Una delle peggiori cose che io abbia mai sentito dall’Italia.

Track by Track
  1. ...Like Blood 35
  2. Ocean 35
  3. Atom 30
  4. When sheep become red 30
  5. Don’t clean up this blood 30
  6. Red flow line 30
  7. Super SIC 30
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 50
  • Qualità Artwork: 45
  • Originalità: 45
  • Tecnica: 45
Giudizio Finale
36

 

Recensione di Snarl pubblicata il 06.06.2015. Articolo letto 782 volte.

 

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